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Cronaca

JESI Giampaoletti: «Attività di ristorazione, niente Tosap e più dehors»

Interpellanza presentata dal consigliere comunale leghista che sollecita anche la fruizione con sedie e tavoli degli spazi esterni antistanti i locali

JESI, 26 aprile 2020 – Le attività commerciali di ristorazione in periodo di emergenza preparandosi alla fase 2 dal prossimo 4 maggio, sono motivo di interesse da parte del consigliere comunale della Lega, Marco Giampaoletti.

Il quale presenterà al proposito una specifica interpellanza al Consiglio comunale previsto ai primi di maggio.

«La situazione determinata dal Covid-19  ha imposto la chiusura di tutte le attività commerciali di ristorazione come bar, ristoranti, pizzerie e fast food – premette il consigliere leghistatranne quelle che hanno aderito a promuovere la consegna a domicilio e visto che nella fase 2 è prevista la riapertura, pur mantenendo tutte le precauzioni possibili (mascherine, guanti, disinfettante per mani e distanza di sicurezza), alcune di esse avendo locali piccoli potrebbero avere difficoltà a gestire l’accesso di una persona per volta». 

Considerato che «in alcune zone della città, alle attività è stata data la possibilità di usufruire dello spazio antistante i negozi per fini commerciali, addirittura con i “dehors”, mentre in altre zone è stata vietata, seguendo il regolamento comunale e visto che le suddette attività rimaste chiuse per oltre due mesi, senza aver incassato nulla, fatta eccezione per l’irrisoria cifra messa a disposizione dall’Inps su decreto governativo, hanno continuato a pagare tasse, contributi e stipendi» la richiesta avanzata al sindaco e assessore competente è la seguente:

  • permettere a tutti i possessori di attività di ristoro (ove ci sia la possibilità logistica) di poter usufruire dello spazio antistante o adiacente i negozi, di mettere sedie e tavoli per implementare il servizio, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza.
  • sospendere il contributo Tosap per un periodo prestabilito, che potrebbe essere per tutto l’anno 2020, per dare respiro alle attività fortemente destabilizzate.

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