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JESI Giampaoletti espulso dalla Lega: «Continuerò, sempre all’opposizione»

La lettera che annunciava il provvedimento recapitata il 29 ottobre con il nome sbagliato di Mario: «Troppi mesi in silenzio, non taccio più»

JESI, 3 novembre 2020 – «Ci voleva l’espulsione dalla Lega per farmi stare zitto, ma io ricordo che sono in opposizione al sindaco Bacci e ora con l’associazione Insieme Civico continuerò il mio lavoro».

Così tuona Marco Giampaoletti ex consigliere espulso dalla Lega, provvedimento che, però, sembra lui stesso non rimpiangere.

Marco Giampaoletti

Marco Giampaoletti ai tempi della Lega

«Se avessi dato retta al mio sentire me ne sarei andato dalla Lega mesi fa, all’arrivo di Riccardo Augusto Marchetti che ha sostituito Paolo Arrigoni e snaturato tutto il partito, invece sono rimasto, anche se in silenzio fino al 29 ottobre – precisa -. La lettera di espulsione mi è stata recapitata al nome di Mario Giampaoletti (e non Marco, ndr) senza motivi né firme, ma non è questo che mi interessa, quello che più mi spiace è che in parecchi simpatizzanti, sia venendo nel locale dove svolgo la mia attività che telefonando, si sono chiesti rammaricati cosa sia successo all’interno del partito».

È ormai noto, infatti, che Marco Giampaoletti dopo importanti dissidi in seno alla Lega, sia stato espulso dal partito perché, a suo dire, non in linea con le indicazioni dello stesso, che più volte gli avrebbe intimato di non attaccare il sindaco Bacci, già contattato per la candidatura a presidente e ora tra i papabili in Regione come sottosegretario (figura che ad oggi ancora non esiste).

La lettera di cancellazione dal libro soci di Riccardo Augusto Marchetti a “Mario” Giampaoletti

Giampaoletti ricorda che «quando mi incontrai con Paolo Arrigoni, a Numana, si decise che avrei proseguito il mio mandato come consigliere comunale della Lega e in quell’occasione puntualizzai da subito che io ero all’opposizione al sindaco Bacci, cosa che non creò alcun scompiglio».

Il sindaco Massimo Bacci e il consigliere Marco Giampaoletti

Poi con l’arrivo di Marchetti dall’Umbria «tutto è cambiato drasticamente, non si poteva fare più opposizione, si dovevano eseguire a testa bassa gli ordini del partito, che tra l’altro alle regionali ha candidato a Jesi una persona con pochissima esperienza politica e che, infatti, non è stata eletta. Marchetti decide lui cosa fare e non fare e non accetta un confronto con nessuno, neanche con i simpatizzanti che più volte hanno chiesto di incontrarlo».

«Con lui alla guida, la Lega sta crollando nei consensi perché non ha attenzione ai territori e alla loro storia. Non nascondo un fatto (e neanche le responsabili di zona Romina Trombetta e Angela Console) che molte persone si sono rifiutate di fare la tessera solo perché troppo vicine a Bacci. Mi dispiace solo che le coordinatrici di zona siano trattate come marionette, lasciate nell’ignoranza e ai banchetti dove raccolgono firme o fanno volantinaggio».

«D’ora in poi non taccio più sono stato troppi mesi in silenzio – sottolinea Giampaoletti -, ora finalmente libero potrò tornare al mio lavoro ma spero che la Lega regionale a dicembre trovi una valida alternativa al dittatore Marchetti».

Milco Mariani, Marco Giampaoletti, Paolo Arrigoni all’annuncio dell’entrata nella Lega

«Per quello che riguarda le mie questioni personali con il sindaco Bacci – spiega ancora – posso dire solo che nel 2012 è grazie a me se è diventato Sindaco e se poi è stato riconfermato, ed ora mi è contro… la riconoscenza è una parola che lui proprio non conosce».

Secondo Giampaoletti le esternazioni, divenute poi articoli, che hanno più dato fastidio a Marchetti sono state quelle riguardanti la sicurezza cittadina che per la Lega, in altri tempi, é stato un cavallo di battaglia ma non adesso, non adesso perchè si attaccherebbe l’operato di Bacci e della sua Amministrazione.

Cristina Amici degli Elci

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