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Cronaca

JESI Giornata Mondiale del Rifugiato, l’impegno dell’Asp

Nel 2020 sono stati 505 i migranti coinvolti nei progetti di accoglienza, 35 i minori non accompagnati: oltre 8 milioni di euro l’impegno finanziario

JESI, 16 giugno 2021 – Il prossimo 20 giugno si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato, occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di milioni di rifugiati e richiedenti asilo.

L’Italia ha strutturato l’accoglienza attraverso la rete Sistema di Accoglienza e Integrazione (Sai – ex Sprar) e l’Asp Ambito 9 è l’ente delegato dal Comune di Jesi che gestisce il progettoAncona Provincia di Asilo” con la partecipazione di 22 Comuni, coinvolti anche gli Ambiti territoriali sociali 12 e 13, per un totale di 482 posti di accoglienza distribuiti sul territorio.

Mateo Marasca e Franco Pesaresi

«L’impegno nel bilancio dell’Asp è di 7 milioni di euro circa cui si somma un altro milione circa rivolto ai minori non accompagnati – ha spiegato Matteo Marasca presidente dell’Asp – . L’obiettivo di questi progetti è dare autonomia alla persona migrante: lo scorso anno sono stati 249 i beneficiari iscritti ai corsi di lingua italiana, 47 hanno seguito percorsi di istruzione, 147 sono stati iscritti a corsi di formazione, 132 hanno seguito tirocini, 112 hanno avuto un contratto di lavoro dei quali 64 con una durata superiore ai sei mesi, 35 sono stati i beneficiari inseriti in attività sportive e 11 quelli che hanno svolto attività di volontariato».

Il gruppo di lavoro impegnato nei progetti conta un totale di 115 operatori nelle diverse professionalità che vanno dalla mediazione culturale agli assistenti sociali.

Due gli eventi quest’anno organizzati per celebrare la ricorrenza: il 18 giugno su E’ Tv Marche ma anche sui canali social e Youtube della televisione locale, andrà in onda il primo appuntamento dal titolo “Migrare verso nuovi orizzonti“.

Aprirà i lavori alle 10 il presidente dell’Asp, Matteo Marasca, seguiro dal medico di Lampedusa, Pietro Bartolo e dalla scrittrice Kaha Mohamed Aden. Parteciperanno anche l’assessora ai servizi sociali di Jesi, Maria Luisa Quaglieri, la sindaca di Falconara, Stefania Signorini e Paola Andreoni vice sindaca del Comune di Osimo.

L’occasione prevede anche una gara di cucina: Africa e Pakistan si sfideranno con i loro piatti tipici che saranno realizzati utlizzando prodotti di Asylum, i quali nascono da esperienze formative degli stessi beneficiari accolti nel progetto Sai.

A sinistra Barbara Paolinelli

L’altro appuntamento è tutto dedicato ai minori non accompagnati: il prossimo 19 giugno, dalle 17. sempre in diretta streaming, si terrà “Dreamers. un viaggio per il futuro“.

Parteciperanno lo scrittore afghano Enaiatollah Akabi coautore insieme a Fabio Geda del libro “Nel mare ci sono i coccodrilli” tradotto in 32 lingue, Hamed Ahmadi, afgano di origine e attualmente ristoratore a Venezia, il calciatore albanese Klejvis Shiba.

Interverranno anche Peppe Costella, direttore di Defence for children Italia, oltre a musicisti e artisti che proporranno performance preparate dai ragazzi nei percorsi laboratoriali.

Il progetto Sai Minori stranieri non accompagnati “Jesi per i minori”, avviato da ottobre 2020, accoglie fino a 35 minori stranieri soli in comunità delle province di Ancona, Pesaro e Fermo.

Un estratto del video realizzato per la Giornata mondiale del Rifugiato

«I migranti restano nel progetto in media 6 mesi – ha aggiunto il direttore dell’Asp, Franco Pesaresi – qualcuno rimane di più perché trova lavoro, altri si spostano in Italia o in Europa. Le famiglie monogenitoriali restano più tempo».

Le donne, infatti, sono vittime della tratta e pertanto vengono seguite per un periodo di tempo più lungo. Nel territorio sono 95 gli appartamenti dedicati a questo tipo di accoglienza, distribuiti sui tre Ambiti, quattro le cooperative coinvolte che sono Vivere Verde Onlus, Polo 9, Anolf e Cooss.

«I minori hanno un’età maggiore di 16 anni ma abbiamo dato disponibilità anche per bambini molto più piccoli – ha aggiunto l’assistente sociale Barbara Paolinelli -. Ora abbiamo una decina di posti liberi che riempiremo a breve».

I beneficiari del progetto sono cittadini stranieri extracomunitari richiedenti asilo o ai quali è stata riconosciuta una forma di protezione internazionale.

Eleonora Dottori

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