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Cronaca

JESI GIOVANE MAROCCHINO SI IMPROVVISA DETECTIVE E FA ARRESTARE DAI CARABINIERI LADRO SERIALE TUNISINO

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Il comandante della Compagnia carabinieri di Jesi, maggiore Benedetto Iurlaro

JESI, 17 ottobre 2016 – Un giovane di nazionalità marocchina ieri pomeriggio, 16 ottobre, si è improvvisato detective e ha permesso ai carabinieri di  catturare un ladro seriale in azione da tempo sul territorio.

Uno degli esempi, sempre più frequenti, della collaborazione tra cittadini con l’Arma per la realizzazione della cosiddetta sicurezza partecipata. Così come era già avvenuto già una settimana fa quando un marocchino era stato fermato e arrestato per rapina grazie alla fattiva collaborazione di un vigile del fuoco e di un suo amico.

Il giovane, un operaio di 37 anni, regolarmente in Italia, chiama il 112 chiedendo l’urgente intervento di una pattuglia  per bloccare una persona, che comunque stava pedinando, in attesa dell’arrivo dei militari.

Riferisce che poco prima a Moie il pedinato si era reso responsabile di un furto in una abitazione e immediatamente dopo di un furto su autovettura, una Panda, parcheggiata lì vicino.

Il maresciallo capo Roberto Scarpone

Il maresciallo capo Roberto Scarpone

Ricevute le giuste coordinate e rimanendo sempre in contatto telefonico, sul posto, in via Dante Alighieri a Moie, veniva inviato un equipaggio del Nucleo Radiomobile della Compagnia carabinieri di Jesi, agli ordini del maresciallo Robero Scarpone, che riusciva a bloccare un uomo di 38 anni risultato di nazionalità tunisina, con numerosi precedenti per furto in abitazione, e trovato ancora in possesso di una bicicletta di valore con la quale era scappato e della somma di denaro, 50 euro, rubata dall’autovettura dello stesso proprietario della bicicletta.

Il tunisino, R.H., quindi,  veniva condotto in caserma per gli approfondimenti del caso, nel corso dei quali era accertato che non solo aveva numerosi precedenti specifici, ma addirittura anche destinatario di un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale, oltre che senza fissa dimora.

L’extracomunitario veniva dichiarato in arresto per furto in abitazione e trattenuto nella camera di sicurezza del comando in attesa della convalida e del rito direttissimo che ha convalidato l’arresto rimettendolo in libertà con provvedimento di espulsione.

Intanto, all’esame del Radiomobile ci sono decine di furti commessi all’interno di garage di abitazioni di Pianello Vallesina per verificare l’eventuale corrispondenza delle impronte rilevate con quelle dell’arrestato.

(p.n.)

 

 

 

 

 

 

 

 

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