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Cronaca

Jesi Giovani e politica, Filippo Bartolucci: «E’ una scelta di vita»

Iscritto ad Articolo Uno, il 23enne è stato eletto nelle liste del Partito democratico e siede in Consiglio comunale nelle fila della maggioranza

Jesi, 23 luglio 2022 Passione, studio, voglia di impegnarsi per la città: sono queste le leve che hanno spinto Filippo Bartolucci (nella foto in primo piano con Pierluigi Bersani) a candidarsi alle scorse elezioni amministrative.

Filippo Bartolucci, a destra, con Giacomo Mosca, altro consigliere eletto nel Pd

Studente di Lettere, 23 anni, è iscritto ad Articolo Uno ed è stato eletto nelle liste del Partito democratico. Con 147 preferenze, siede negli scranni della maggioranza.

L’intervista

Questa in Consiglio comunale è la sua prima esperienza politica?

«Nelle istituzioni sì. Sono un militante di Articolo Uno da quando siamo nati».

Cosa l’ha convinta ad impegnarsi?

«Penso che la politica sia una scelta di vita, come è stato scritto autorevolmente da Giorgio Amendola. Il motivo dell’impegno sta qui. Nel pensiero, cioè, che tramite la politica e la democrazia si possa costruire una società più uguale, più libera e più giusta».

Che si aspetta da questa esperienza?

«Un miglioramento delle condizioni di vita dei ceti popolari più umili».

Ci sono delle questioni che le stanno particolarmente a cuore, sulle quali intende porre particolare attenzione?

«Penso che una democrazia regga nella misura in cui riesce a proporre l’inclusione sociale. Perciò, le questioni che più di tutti mi stanno a cuore, sono: giustizia sociale a partire dalla nostra città, svolta democratica nel senso della dignità del lavoro, capacità di rappresentare i ceti popolari più umili».

C’è un personaggio cui si sente ideologicamente vicino?

«Ce ne sono molti. Dunque: io sono entrato in politica ascoltando “La Locomotiva” di Francesco Guccini, leggendo “Volevo la luna” di Pietro Ingrao e “La passione non è finita” di Enrico Berlinguer. Dico, però, che i personaggi a cui mi sento più vicino sono due: Antonio Gramsci e Palmiro Togliatti. E lo dico perché rappresentano la radice della più bella storia dell’Italia democratica, progressista, antifascista e di sinistra. Di pensieri lunghi ne avremmo ancora bisogno…».

Filippo Bartolucci mentre tiene il discorso commemorativo del partigiano Libero Leonardi il 14 luglio scorso

Giovani e politica: se ne parla tanto, forse anche in modo retorico. Che ne pensa?

«Sì, è vero: se ne parla in maniera, a volte, troppo retorica. Non entro in merito a questo, però. Dico solamente che, oggi, noi giovani scendiamo in piazza per la giustizia sociale, per la giustizia ambientale, per la solidarietà e per i diritti civili. Ma qual è il partito di sinistra, maggiormente rappresentativo, che riesce a fare massa critica di queste aspirazioni e riesce a trovare una sintesi politica? Io penso che la mia parte politica, la sinistra, avrà un futuro solo se e nella misura in cui riuscirà a costruire una novità politica e una visione alternativa della società in cui viviamo».

Prima intervista a uno dei tre consiglieri under 30, seguiranno Giacomo Mosca e Matteo Sorana

Eleonora Dottori

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