Cronaca
Jesi Giovani ucraini in vacanza dalla guerra grazie alla Caritas
Di età compresa tra 10 e 17 anni, in città per due settimane, hanno frequentato le colonie marine e fatto escursioni sul territorio
17 Agosto 2024
Jesi – Per due settimane hanno potuto mettere da parte la paura e il dolore provocati dalla guerra e allontanare i brutti pensieri dedicandosi al divertimento e alla socializzazione i giovani ucraini che, grazie alla Caritas diocesana, sono stati ospitati in città presso la Casa Crossroads.
Erano 30 in tutto, 20 ragazze e 7 ragazzi, di età compresa tra i 10 e i 17 anni, e le loro 3 accompagnatrici di 25 anni.
L’iniziativa, promossa da Caritas Italiana per conto della Conferenza episcopale italiana, nell’ambito del progetto E’ più bello insieme, è stata accolta dalla Caritas diocesana che ha messo a disposizione la casa di via Lotto e organizzato il soggiorno dei ragazzi che durante la settimana hanno frequentato, insieme ai ragazzini italiani, le colonie marine del Ciarnin di Senigallia, grazie alla collaborazione con Asp Ambito 9 e il Comune di Jesi – che ha messo a disposizione anche i pulmini per il trasporto – e nel fine settimana hanno partecipato alle escursioni nel territorio.
A coordinare le attività con i ragazzi Jaklin Bachynska della Casa delle donne.
«Andavano al mare tutti i giorni, da lunedì a venerdì dalle 8 della mattina fino alle 16.30, mentre le serate erano animate da diversi gruppi diocesani e da associazioni della Vallesina. I ragazzi sono stati accolti dalla chiesa di Santa Maria Nuova, dalla parrocchia di San Francesco, dall’Orto del Sorriso e dalla chiesa di Maiolati Spontini. Tra le associazioni coinvolte, la Croce Rossa Italiana, l’Acr, il Rotary Club, il Lions».
«Il momento dell’accoglienza era sempre un’occasione per fare festa e organizzare giochi insieme, al mare invece stavano con i nostri ragazzi che partecipavano alla colonia estiva. Poi nel fine settimana abbiamo organizzato escursioni, li abbiamo portati nel Parco Avventura di Fabriano e a visitare il Museo della Carta, all’Acqua Parco di Cingoli e al Parco Zoo di Falconara. Un giorno lo abbiamo dedicato anche a un giro turistico nel centro storico di Jesi, visitando Palazzo Pianetti, il Duomo e il Museo Diocesano, anche con un giro sulle mura».
Due settimane, quelle di luglio, votate all’accoglienza e al divertimento che hanno donato a questi ragazzini uno squarcio di normalità e di serenità, una vacanza dalla guerra.
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