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Cronaca

JESI Giulio Regeni, alle 19.41 il silenzio si illumina

A 4 anni dal brutale assassinio Amnesty International Gruppo 34 di Ancona e Consulta per la Pace ritornano in piazza per la fiaccolata

JESI, 25 gennaio 2020 – Alle 19.41  l’ora dell’ultimo sms alla famiglia, anche a Jesi, in Piazza della Repubblica, si sono accese le fiaccole per Giulio Regeni.

Illuminando un silenzio che dura da troppo tempo.

Un assassinio, quello del giovane ricercatore friulano, perpetrato in Egitto e che rimane irrisolto dopo 4 anni, passati dalla famiglia a chiedere verità e giustizia per questo figlio che poteri forti hanno violentato e ucciso impunemente. Sino ad ora.

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Amnesty International Gruppo 34 di Ancona con Nicola Termentini, Katia Giaccaglini e Patrizia Taglianini, e la Consulta per la Pace, con il coordinstore Paolo Gubbi, hanno raccolto attorno a loro alcune persone di quella società civile che non dimentica e che costituisce simbolicamente quella «spina nel fianco per chi può e non si adopera alla ricerca di verità e di giustizia».

Paola e Claudio Regeni – dei quali è stata data lettura di una missiva di ringraziamento per il sostegno in atto -, i genitori che stanno conducendo questa durissima battaglia, furono a Jesi il 6 gennaio 2018, giornata della pace, e da lì prese l’avvio, anche nella nostra città, della fiaccolata in piazza, come in tante altre d’Italia.

«Giulio se lo merita, come tutti coloro che sono stati vittime di chi calpesta brutalmente i diritti umani».

Pino Nardella

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

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