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Jesi Gli studenti della “Lorenzini” alla scoperta del vernacolo con il teatro

Nell’ambito del progetto scolastico sulla rivalutazione del dialetto, appuntamento con gli spettacoli al teatrino della chiesa del Divino Amore nelle serate del 30 e 31 maggio (ore 21)

Jesi – La rivalutazione del dialetto è il tema che è stato scelto quest’anno per il laboratorio di teatro organizzato dalla scuola secondaria di primo grado Carlo Lorenzini, progetto che si concluderà alla fine del mese con due serate dedicate al vernacolo jesino.

Al teatrino della chiesa del Divino Amore andrà in scena – il 30 e 31 maggio, alle ore 21 – lo spettacolo Misticanza Jesina, scritto dal drammaturgo Lello Longhi e interpretato dai ragazzi delle classi prime della Lorenzini (1B e 1D per il 30 maggio, 1A e 1C per il 31 maggio).

Il testo costruisce un immaginario incontro tra i rioni di Jesi – ciascuno personificato da uno studente – sullo sfondo dell’Italia del dopoguerra con immagini della città fornite dal laboratorio di fotografia di Ubaldi. Ogni rione si reputa il migliore e racconta accuratamente le unicità del proprio piccolo mondo. La scelta linguistica è, appunto, quella del dialetto stretto, un dialetto che appartiene a un mondo passato e ha richiesto ai ragazzi un notevole sforzo interpretativo.

Alla recitazione e al canto si unirà anche la danza, sulle note delle musiche tipiche della tradizione marchigiana contadina. Sarà ospite della prima teatrale la figlia del drammaturgo, Lea Longhi.

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