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Cronaca

JESI “Green pass”, cosa ne pensano al bar

Opinioni contrastanti sulla nuova misura in discussione al Governo: «Ma perchè dobbiamo essere noi a controllare?»

JESI, 21 luglio 2021Opinioni divise e contrastanti quelle dei baristi sulla nuova misura in discussione al Governo che potrebbe comportare l’obbligo del green pass per poter entrare nei locali al chiuso.

«Sono d’accordissimo, perché siamo in guerra – commenta il titolare di Snoopy Bar -, ci vuole rispetto reciproco e senso civico. Sono a favore dell’inasprimento di sanzioni per chi non si vaccina, chi non si vuole vaccinare deve stare per conto suo e non coinvolgere le persone che invece rispettano il protocollo».

bar snoopy

Opinioni completamente diverse invece alla Pasticceria Bardi, commenta una dipendente: «Il mio pensiero è che ci stanno mettendo l’uno contro l’altro».

I clienti non si sentirebbero più sicuri ad entrare sapendo di questa disposizione?

«No, i medici che non vanno in tv ma che hanno le stesse carte in regola per poterci andare, dicono che le varianti sono state causate da chi è stato vaccinato, lo affermano anche testi di letteratura medica».

Una posizione condivisa ma con un’eccezione quella della titolare del Caffè Europa.

«Lo trovo giusto, quello che non trovo giusto è che sia l’esercente a dover fare il controllo. Il governo lo rende obbligatorio? ok meglio, così siamo tutelati anche noi e riusciamo nel tempo a perdere meno lavoro ma non è nostra responsabilità perché il nostro lavoro è quello di accogliere il cliente e non direTu non puoi entrare perché non hai il green pass.” Non è solo la mia opinione ma anche quella di milioni di baristi e ristoratori, sentendo anche le interviste in tv, dicono la stessa cosa. Il concetto è che non devo essere io a mettere un muro».

Cora Ceccarelli

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