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JESI Hemingway Cafè, Pier Paolo Pasolini nelle celebri foto di Dino Pedriali

La mostra, in programma sabato 5 e domenica 6 febbraio, caratterizzata da una serie di scatti leggendari del grande fotografo romano

JESI, 3 marzo 2022 – E’ un evento originale quello che si tiene all’Hemingway Cafè in piazza delle Monachette, sabato 5 e domenica 6 marzo.

Davide Zannotti, poliedrico titolare del locale e cultore di ogni forma di arte, propone una mostra fotografica in omaggio a Pier Paolo Pasolini, in occasione del centenario della nascita del grande scrittore e poeta.

La mostra, dal titolo “Tra Pasolini e Pedriali”, è caratterizzata da una serie di scatti leggendari del grande fotografo romano Dino Pedriali, realizzati appena dieci giorni prima della tragica scomparsa di Pier Paolo Pasolini.

L’incontro tra Pasolini e Pedriali genera gli scatti, anche di nudo, avvenuti tra Chia e Sabaudia, scatti che Pasolini non vedrà mai, visto che morirà il 2 novembre 1975 al Lido di Ostia, proprio mentre Pedriali, a Torino, stava sviluppando i rullini con quelle foto storiche.

L’incontro con Pasolini consegnerà Pedriali alla storia, tanto che il critico tedesco Peter Weiermair lo definirà “il Caravaggio della fotografia del 900 ”. La carriera di Dino Pedriali è proseguita fino a qualche mese fa: il fotografo è morto l’11 novembre 2021 a Roma, a 71 anni, lasciando scatti meravigliosi e intensi di ritratti e nudi.

«Come Caravaggio prendeva i suoi modelli dalla strada e li nobilitava nei suoi quadri – sostiene Weiermair – così anche Pedriali spoglia i suoi modelli proletari mostrandone la forza, l’orgoglio, la muta coscienza di sé».

La mostra all’Hemingway sarà un omaggio a Pasolini, con fotografie scattate da altri celebri fotografi come Letizia Battaglia e Mario Dondero. Poi ci saranno scatti di Pedriali ad Andy Warhol, alla Calamita Cosmica di Gino De Dominicis ed altri suoi lavori su nudi maschili e femminili. Per questo motivo l’ingresso all’evento è consentito solo ai maggiorenni.

Il legame di Pedriali con Jesi è stato significativo perché il fotografo lavorò in città nel 2014: qui lo conobbe Amedeo Paradisi, fotografo jesino che ha contribuito all’allestimento della mostra.

«Sono stato suo assistente e per me è stata un’esperienza formativa decisiva – spiega Paradisi –, era un uomo libero e umile, che non ha mai reso la sua arte un mercimonio e che voleva proteggere in qualche modo il ricordo di Pasolini».

Il vernissage della mostra è alle ore12 di sabato 5 marzo con l’intervento del critico letterario Massimo Raffaeli e la lettura di poesie di Pasolini affidata a Grazia Tiberi, a cui seguirà un pranzo con specialità romane.

Info e prenotazioni 335 36 29 84.

Gianluca Fenucci

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