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JESI Hotel Federico II in liquidazione: brutto colpo per la città

Interrogazioni dei consiglieri Catani e Santarelli per porre l’attenzione sulla struttura alberghiera jesina tra le più grandi della regione

JESI, 21 dicembre 2020 – La notizia della messa in liquidazione dell’Hotel Federico II è stata una scossa per la città: questa struttura ricettiva, infatti, ha ospitato negli anni tantissimi personaggi, eventi di grande rilevanza, divenendo così un punto di riferimento a Jesi e non solo.

L’Hotel Federico II

L’Hotel di via Ancona è il più grande della provincia, una struttura tra le maggiori anche a livello regionale: sono circa 70 i dipendenti, 120 camere, piscina, ristorante, area benessere, oltre a un considerevole numero di stagionali. A metà novembre, hanno evidenziato i sindacati, c’è stato un incontro con l’azienda per la gestione della cassa integrazione covid e «cinque giorni dopo è stata posta in liquidazione senza averne dato comunicazione alle organizzazioni sindacali e neppure ai lavoratori che lo hanno saputo solo dopo».

Per lunedì prossimo, 28 dicembre, è organizzata una mobilitazione sotto il palazzo della Regione Marche, ad Ancona (foto in primo piano l’assemblea della scorsa settimana nel parcheggio della struttura alberghiera).

Giancarlo Catani

«Una grave decisione che comporterebbe, dopo l’iniziale sospensione dell’attività a causa della pandemia e della situazione generale, il rischio di una futura definitiva chiusura dell’albergo con evidenti rilevantissime conseguenze per i lavoratori della azienda e una grossa perdita per la città», spiega il consigliere comunale di PattoxJesi, Giancarlo Catani, che presenterà un’interrogazione in merito nella prossima assise cittadina di fine anno, convocata in doppia seduta per lunedì e martedì 28 e 29 dicembre.

Agnese Santarelli

«Le associazioni sindacali si sono attivate a tutela dei posti di lavoro e un interessamento dell’Amministrazione comunale. Ci si chiede – sottolinea – se sia possibile creare nuove prospettive di ripresa dell’attività e lavoro per la struttura alberghiera».

Anche la consigliera Agnese Santarelli, Jesi in Comune, chiederà conto della situazione: «Ad oggi i dipendenti sono in cassa integrazione da covid e tutelati solo sino al 30 marzo, quando riprenderanno i licenziamenti – spiega -. La questione ha un importante impatto per la città, per tutto quello che la struttura ha sempre rappresentato e perché è in gioco il futuro di tanti lavoratori e lavoratrici e quello delle loro famiglie. Le associazioni sindacali hanno chiesto tempestivamente un tavolo regionale di gestione della crisi».

Al tavolo, che dovrà attivarsi in tempi brevi, è stata richiesta la partecipazione del sindaco Massimo Bacci: «Si dovrà sollecitare la Regione Marche a farsi tempestivamente carico della vertenza», afferma Agnese Santarelli.

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(e.d.)

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