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JESI I FIGLI NON RITORNANO, GENITORI IN ANSIA ALLA RICERCA DELLO SCUOLABUS PERDUTO

scuolabus

JESI, 19 settembre 2018Costretti nello scuolabus, bambini riportati a casa con un’ora di ritardo. Genitori in preda al panico che cercano i propri figli in giro per la città. Alunni spaventati: avevano capito, anche se non chiaramente, che c’era qualcosa che non andava.

Questa in breve la vicenda accaduta ieri ai ragazzi dello scuolabus della primaria “Federico Conti”.

Che qualcosa non abbia girato per il verso giusto è evidente, i contorni esatti di quello che è successo sono tutti da chiarire ma sembra che tutto si sia innescato a causa del fatto che un bambino è stato fatto salire sullo scuolabus sbagliato, dove proprio non doveva esserci. Una volta a bordo, però, dopo pochi chilometri, ci si è accorti dell’errore, di quel passeggero in più.

Non restava altro, si è pensato, che cambiare direzione di marcia con lo scuolabus che a quel punto è andato indirizzandosi in un percorso che alla fine ha provocato il sostanzioso ritardo.

I genitori che attendevano sotto casa i propri figli hanno aspettato pazienti prima un quarto d’ora, poi mezz’ora, quindi con la preoccupazione che montava – quelli che non si erano già messi in auto alla ricerca dello scuolabus perduto – hanno telefonato alla Polizia Locale per sincerarsi almeno che ci non fosse stato un incidente.

Minuti interminabili al telefono. Chiusi gli uffici comunali di competenza, l’autorimessa e Jesiservizi, nessuno dei genitori ha ricevuto comunicazione fino a pochi attimi dall’arrivo del mezzo: mancavano, a quel punto, pochi minuti alle 14.

La domanda, ora, sorge spontanea, ed è quella che le mamme e i papà in attesa non certo tranquilla si sono già fatti: come può accadere che uno scuolabus pieno di bambini dai 6 ai 10 anni scompaia e vaghi per un’ora in città senza che i genitori siano almeno avvisati?

(c.ade.)

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