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Jesi I Garanti del Verde: «I tigli di Viale Trieste insegnano…»

Mancanza assordante di coinvolgimento dei residenti e dei cittadini, e non solo per la gestione del verde o la riqualificazione dei quartieri

Lettera aperta alla cittadinanza e agli amministratori di Jesi, in particolare al sindaco e vice sindaco, agli assessori all’ambiente e alla partecipazione.

Giornata nazionale degli alberi – 21 novembre (legge 14 /01/ 2013 n 10), leggasi, a Jesi ma non solo: Festa” all’Albero.

Gli alberi parlano

Ma chi sono questi bipedi armati da rumorosa e inquietante sega? Han forse paura di noi? dei nostri rami con(s)torti in cerca di luce e di pace?

Ci hanno piantati a loro uso e consumo in striminziti rettangoli di verde, tra puzzolenti esalazioni e bipedi in corsa su scie di catrame; ci hanno capitozzati a dismisura e senza cura delle ferite inferte dalle loro lame di acciaio. Eppure noi – al contrario – li nutriamo di ossigeno e di pura bellezza. Gratis. Per tutti. Senza distinzioni. Tratteniamo il terreno da frane e dissesti; ci facciamo nido per altri viventi; alimentiamo connessioni invisibili, ma potenti, dialoganti; emaniamo bellezza per chi sa vedere e riconoscere, ma anche per chi non sa o non vuol capire.

Perché ci abbattono, ci umiliano? Dove sono le loro valutazioni? Le loro presupposte conoscenze?

Già! con quali certezze si abbatte?

Una recente sentenza del Consiglio di Stato (27/10/2022) ha annullato un’ordinanza di abbattimento del sindaco di Pont Cavalese per difetto di motivazione ed eccesso di potere correlato ad un’adeguata istruttoria. La sentenza ricorda che non esiste il cosiddetto “rischio zero” di caduta di un qualsiasi albero e, comunque, l’abbattimento deve essere giustificato da un’esatta valutazione circa il grave pericolo che minacci l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Relativamente al rischio di cedimento si legge:
«Qualsiasi metodologia di valutazione fitostatica, essendo applicata ad alberi, vale a dire a organismi biologici complessi e in equilibrio dinamico con l’ambiente circostante, non può prevedere [se e] quando si verificherà un cedimento, ma è finalizzata a valutare, nel miglior modo possibile, la loro propensione al cedimento».

I tigli di viale Trieste insegnano

L’esperienza jesina dei tigli del viale della stazione suggerisce che non bastano valutazioni visive o analisi strumentali a decretare abbattimenti, men che meno di grandi alberi. Come si evince dalla lettura della sentenza del Consiglio di Stato, la resistenza di un albero la si valuta sottoponendolo anche alla “prova di trazione controllata”. Prova che noi “Garanti del Verde” abbiamo più volte invocato, coinvolgendo anche un agronomo internazionale esperto di grandi alberi, il professor Daniele Zanzi. Purtroppo le nostre richieste non hanno trovato ascolto: 4 tigli sono stati abbattuti e altri 8 rischiano di fare la stessa fine. Nel frattempo notiamo tagli incomprensibili anche in altre parti della città, oltre a una mancanza assordante di coinvolgimento dei residenti e dei cittadini, e non solo per la gestione del verde o la riqualificazione dei quartieri.

A tale proposito, chiediamo che la cittadinanza sia messa a conoscenza del “Piano di riordino funzionale e riqualificazione delle aree esterne e del fabbricato viaggiatori della stazione di Jesi”.

Qualcosa ci dice che tra gli abbattimenti dei tigli e la “riqualificazione” della stazione ci sia un nesso. Non vorremmo dover constatare le stesse modalità non partecipative del decennio appena trascorso.

Auspichiamo la realizzazione concreta di un confronto aperto tra chi amministra e la cittadinanza. Si lavori con impegno e convinzione per una partecipazione autentica e responsabile.

I Garanti del Verde – Jesi

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