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Cronaca

JESI I GATTI DI ANTONIETTA: 4 MILA FIRME PER CHIEDERE L’OASI FELINA

Antonietta gatti Jesi

Spostare le casette esistenti non è possibile, l’alternativa temporanea potrebbero essere le strutture mobili come quelle utilizzate a Cupramontana

JESI, 7 dicembre 2019 – Tanta solidarietà stamattina nei confronti della signora Antonietta che da dieci anni si occupa di gestire l’unica struttura esistente in città per l’accoglienza dei gatti. Situata accanto al canile sanitario di via Zanibelli, la struttura si trova nel punto dove è prevista la nuova strada di accesso.

Antonietta gatti JesiQuesta mattina diverse persone sono andate sul posto per ascoltare le preoccupazioni della signora, portare coperte e cibo. La petizione lanciata per chiede che l’area venga riconosciuta come oasi felina ha raggiunto quasi 4mila firme. In molti hanno chiesto come contribuire: cibo e coperte sono bene accette.

I lavori di demolizione stamattina hanno riguardato la struttura in muratura, con tetto in eternit, che ha già dato segni di cedimento, situata davanti al canile. Questa struttura, dove dormivano alcuni gatti, è stata liberata per consentire le operazioni salvaguardando i felini. È’ invece stato trattato negli anni passati il tetto della struttura che ospita i cani.

Altri manufatti più lontani saranno anch’essi abbattuti alla luce del contenzioso giudiziario che ha visto la proprietà dell’area contro l’Asur, che si è concluso con un accordo extragiudiziale il quale ha consentito la divisione dell’area. Martedì l’incontro in Comune con l’assessora Cinzia Napolitano.

Tempo per pensare ad una soluzione per i gatti, circa 180, non manca: a quanto pare, infatti, non esiste ancora un progetto per la nuova strada di accesso al canile che sorgerà dove si trovano le strutture custodite da Antonietta.

Dal punto di vista tecnico spostare le casette di Antonietta non è possibile, l’alternativa sono delle casette mobili come quelle già realizzate dal Comune di Cupramontana. L’associazione che gestisce il canile aveva proposto alla signora Antonietta la possibilità di mettere alcune cucce in un’altra zona, ma a causa dei numerosi gatti e delle loro ormai consolidate abitudini questa ipotesi lascia perplessi. La soluzione individuata a Cupramontana invece sarebbe quella ottimale per consentire agli animali  di usufruire di un riparo sicuro.

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(e.d.)

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