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Cronaca

Jesi I nuovi cittadini benemeriti: Ginesi, Tacconi, Galeazzi e Cipolat

Le proposte all’ordine del giorno del Consiglio comunale del prossimo 22 aprile: oltre alle personalità c’è anche il Club Moto Auto d’Epoca Cjmae

di Eleonora Dottori

Jesi, 21 aprile 2022Armando Ginesi, Franca Tacconi, Giuseppe Cipolat, Giacomo Galeazzi e il Club Jesino Moto Auto d’Epoca – Cjmae.: sono queste le benemerenze proposte all’ordine del giorno del Consiglio comunale del prossimo 22 aprile.

Armando Ginesi, nato a Jesi il 6 marzo 1938 e deceduto a San Marcello il 13 marzo
scorso, è stato storico dell’arte, docente prima e direttore poi dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, un protagonista della vita culturale del nostro territorio e non solo.

Armando Ginesi

La proposta «per i grandi meriti conseguiti nello studio, insegnamento, divulgazione e promozione delle arti, specificamente dell’arte visiva della regione e dei suoi artisti. La ricchezza delle sue attività, gli scritti, le iniziative culturali, le grandi mostre e i musei di cui è stato ideatore e oordinatore fanno di questo studioso una figura di riferimento imprescindibile per il fondamentale contributo alla diffusione della cultura artistica in generale e per le molteplici ricadute sulla promozione e valorizzazione del nostro territorio. Tra i numerosi incarichi ricevuti, spicca quello di Console Onorario della Federazione Russa nelle Marche».

La proposta anche per Giuseppe Cipolat, nato a Kambowe (Congo) il 27 marzo 1915 e deceduto a Bologna il 21 marzo 2010, con la motivazione: «Aiuto chirurgo negli anni ‘50 all’ospedale di Jesi e poco dopo primario in quello di Montecarotto, non esita ad accettare la richiesta del direttore generale della Croce Rossa Italiana che gli propone di assumere la direzione dell’ospedale di Katanga, in Congo, nell’ambito di una operazione umanitaria proprio durante la guerra di secessione.

Giuseppe Cipolat

Nei due anni passati nel paese africano si fa apprezzare per la sua infaticabile attività di cura delle persone, tanto da ricevere sia la medaglia d’oro al merito della Croce Rossa che la più alta onorificenza dal Re di Svezia per l’assistenza prestata ai propri soldati. Rientrato a Jesi, continua la sua attività di chirurgo fino all’età di 85 anni, operando complessivamente oltre 30 mila persone. È stato tra i fondatori del Lions Club di Jesi».

Franca Tacconi

Quindi benemerenza a Franca Tacconi, nata ad Ancona il 21 agosto 1957.

«Vicepresidente della Fondazione Federico II di Hohenstaufen e direttore del relativo Centro Studi Federiciani, con competenza, esperienza e inesauribile passione da oltre 30 anni è impegnata nel favorire la divulgazione della vita, delle attività e delle imprese dell’Imperatore nato a Jesi. Organizzando convegni, tavole rotonde, mostre e manifestazioni di varia natura, oltre a prestigiose pubblicazioni, ha permesso di ricostruire in maniera completa la figura di Federico II, contribuendo, attraverso essa, a recuperare e salvaguardare la memoria storica della nostra comunità».

Altro nome è quello di Giacomo Galeazzi, nato a Jesi il 22 agosto 1972.

Giacomo Galeazzi

«Giornalista partito giovanissimo da Jesi per approdare in primari organi di informazione nazionali, ha caratterizzato la propria attività professionale per l’impegno sociale e civile a difesa della libertà di informazione e della correttezza deontologica, delle quali ha dato prova in numerosissimi reportage e inchieste, oltre che in 15 libri tradotti in tutto il mondo. Una intensa attività accompagnata da una non meno prolifica collaborazione nella comunicazione solidale, anche attraverso conferenze e tavole rotonde, dando voce e riportando le testimonianze del Terzo Settore e delle fasce sociali più fragili».

Cjmae Jesi

Benemerenza anche per il Club Jesino Moto Auto d’Epoca – Cjmae.: «Da 25 anni attivo nel nostro territorio, il Club Jesino Moto Auto d’Epoca si è distinto per le numerose iniziative svolte con l’obiettivo di diffondere l’interesse per la storia dei veicoli storici a motore, promuovere studi e ricerche sull’automotociclismo, organizzare manifestazioni a carattere culturale, sportivo e turistico, adoperandosi per la conservazione e diffusione del patrimonio culturale e sociale dei veicoli storici a motore. Attività queste che hanno contribuito, tra l’altro, a dare piena visibilità alla Città di Jesi, oggi punto di riferimento nazionale per tutti gli appassionati di questo settore».

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