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JESI I RONDONI COME VALIDA ALTERNATIVA ALLA DISINFESTAZIONE

rondine

La loro tutela, disposta dalla Giunta comunale, prevede anche sanzioni con obbligo di ripristino dei nidi

JESI, 17 settembre 2019 – Il Comune di Jesi tutela i rondoni accogliendo la richiesta formulata dalle associazioni animaliste e ambientaliste come Wwf, Riserva di Ripa Bianca, Lipu, Ornitologi marchigiani.

La giunta ha approvato un atto di indirizzo che contiene il «divieto a chiunque in tutto il territorio comunale di disturbare, distruggere, rimuovere o danneggiare i nidi di rondone comuni, balestruccio, rondine, rondone pallido, rondone maggiore, topino e di rondine rossiccia anche nelle fasi iniziali di costruzione dei nidi stessi».

La loro tutela costituisce un valido strumento «contro la proliferazione di insetti molesti e la diffusione di malattie dagli stessi veicolate in quanto costituisce una valida alternativa alle attività di disinfestazione messe in atto dal Comune con conseguente risparmio di risorse economiche».

Il divieto si estende anche al di fuori del periodo riproduttivo (autunno-inverno) in quanto queste specie possono utilizzare gli stessi nidi per più anni di seguito. È prevista una deroga nei casi di «restauri, ristrutturazioni o di altre tipologie di interventi sul fabbricato che non possano essere in alcun modo tecnicamente realizzati senza procedere alla rimozione dei nidi, come dimostrato e attestato da apposita relazione tecnica a cura di un professionista incaricato dal richiedente allegata alla relativa pratica edilizia».

In tal caso la rimozione dovrà avvenire, salvo motivate e documentate esigente, al di fuori del periodo di nidificazione (tra il 1 novembre e il 15 febbraio).

Previste sanzioni con contestuale obbligo di ripristino, anche con la realizzazione di nidi artificiali, fatta salva l’applicazione dell’ipotesi di reato per maltrattamento animali prevista dal Codice penale. Il controllo del rispetto dell’ordinanza e l’applicazione delle eventuali misure sanzionatorie spettano alla Polizia Locale.

In città si era parlato dei rondoni in seguito alla riapertura, dopo i lavori, della chiesa di San Pietro nel centro storico cittadino. La diocesi, viste le richieste, aveva spiegato che i metodi di dissuasione utilizzati sono conformi alla normativa vigente pertanto non vi è stata una strage di questi volatili.

(e.d.)

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