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Cronaca

JESI Il “caso Amazon” dà il via alla campagna elettorale

Jesiamo accusa il Pd di oscure manovre, ma i dem ribattono che nelle stanze dei bottoni loro non ci sono più

JESI, 1 aprile 2022 – Il caso Amazon accende la campagna elettorale: ora che l’affare è a rischio, volano gli stracci.

Jesiamo, gruppo espressione della maggioranza al governo della città da 10 anni, punta il dito dritto dritto contro il Pd dopo che il segretario provinciale dem di Ascoli Piceno, Francesco Ameli, ha colto la palla al balzo e proposto il Piceno per l’insediamento di Amazon, alla luce dei dubbi insorti sull’effettiva volontà di dare concretezza all’hub della Coppetella.

Matteo Marasca candidato Sindaco delle civiche, tra cui Jesiamo

«Doveroso un chiarimento – tuona la civica – nonché una immediata presa di distanze, visto che questa bega interna al suo partito potrebbe far perdere un’enorme opportunità di crescita e sviluppo al nostro territorio. Ci aspettiamo anche un intervento della segreteria regionale del Pd per dirimere questi screzi campanilistici. Il futuro di Jesi preferiremmo concordarlo con i cittadini di questa città, evitando di metterci a raccogliere le briciole delle spartizioni strategiche, elaborate su tavoli di segreterie di partito chiuse al pubblico».

La segreteria cittadina del Pd, probabilmente, non aspettava altro per ribattere e, a sua volta, rigira la frittata all’avversario.

Stefano Bornigia
Il segretario dem, Stefano Bornigia

«Dovrebbero essere proprio loro, e chi sostiene la candidatura a Sindaco in continuità con la Giunta Bacci, che tutti ricordiamo è stato tra i possibili candidati a Presidente della Regione per il centro destra, a dover dare spiegazioni sulla vicenda. – sottolinea il segretario Stefano Bornigia -. Il Comune di Jesi è governato da loro e in Regione c’è il centro destra: che ora si cerchi di scaricare responsabilità sul Pd, che è all’opposizione sia in Comune che in Regione, è semplicemente assurdo. Il Pd, inoltre, ha sempre avuto una forte posizione di sostegno alla realizzazione di questa infrastruttura che riteniamo, da quando che si è presentata questa ipotesi, un’opportunità importante in termini occupazionali e di sviluppo del territorio, che purtroppo sta vivendo un momento difficile e di impoverimento».

Il Pd è intervenuto in Consiglio comunale «invitando il Sindaco a condividere con la città le informazioni in sua conoscenza sulla questione. In Regione abbiamo proposto la convocazione di un confronto tra il Comune di Jesi, la Regione Marche e l’Interporto, le associazioni di categoria e le rappresentanze sindacali per superare le criticità della trattativa
con Amazon. Chi dovrebbe chiarire con la città cosa sta accadendo sono proprio Jesiamo e i “Riformisti”. Dicano come stanno veramente le cose in questa vicenda: sono loro che hanno uno stretto legame con la Regione, l’unica insieme al Comune di Jesi e l’Interporto Marche, partecipato per il 95% dalla stessa Regione, a essere deputata a decidere e nulla può il Pd che a Jesi ed in Regione sta all’opposizione. Ci sconcerta anche questa scelta di utilizzare strumentalmente una così importante vicenda per dare inizio alla loro campagna elettorale.
Per il Pd la serietà è una condizione essenziale dell’agire politico, ma a quanto sembra non è così per tutti».

Pronta la replica anche del candidato sindaco del centro sinistra Lorenzo Fiordelmdono.

Lorenzo Fiordelmondo, candidato Sindaco del centro sinistra

«Ho già avuto modo di affermare la mia piena adesione all’insediamento Amazon. L’ho fatto anche oggi (ieri, ndr) in Consiglio comunale, di fronte a uno stato di incertezza provocato non certo dal Pd ma da tutti gli Enti coinvolti nella costruzione del percorso: Comune di Jesi, Regione Marche ed Interporto. Una completa assenza di coordinamento che ha messo a rischio un investimento decisivo per tutto il nostro territorio. Sarà solo Amazon, e non Ameli, a decidere se si insedierà qui oppure no. L’argomento, per la sua importanza, merita pertanto un approccio molto pragmatico da parte di ogni soggetto, anche solo potenzialmente chiamato a una responsabilità amministrativa. Sarà bene che anche Marasca e le liste che lo sostengono restino concentrati sul punto».

Sarà una disfida elettorale tutta da seguire se i presupposti sono questi.

(Redazione)

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