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Cronaca

JESI Il Comune replica al Pd sulla scuola Martiri: «Paladini per tornaconto»

Scuola "Martiri della Libertà"

Domani l’incontro con i genitori per chiarire la situazione

JESI, 3 marzo 2020 – Non si fa attendere la risposa dell’Amministrazione comunale in merito ai lavori bloccati alla scuola Martiri della Libertà di via Asiago. Nel merito della vicenda era entrato il Partito Democratico che evidenziava come il cantiere fosse fermo e non vi fossero certezze sul futuro.

«Bizzarro il capogruppo del Pd che si spaccia per un paladino dei genitori della Martiri della Libertà – replica il Comune -. Era capogruppo anche dal 2007 al 2012 quando il Pd guidava la città ed era già in vigore da quattro anni la legge che obbligava i Comuni a compiere i controlli di vulnerabilità sismica alle scuole. Allora si è ben guardato di pensare a bambini e genitori, visto che di controlli non ne è stato fatto neanche mezzo. Questa Amministrazione ha posto la scuola al centro del proprio agire politico ed ha effettuato interventi in quasi tutti i plessi scolastici della città per oltre 10 milioni di euro tra interventi antisismici, di manutenzione straordinaria, di risanamento conservativo, di efficientamento energetico».

Nello specifico sui lavori al plesso di via Asiago: «L’agire dell’Amministrazione è stato pienamente lineare e corretto. Ha proceduto alla gara d’appalto e all’assegnazione dei lavori che sono stati affidai ad una ditta che, in base alla legge, aveva presentato l’offerta migliore ed aveva tutti i titoli necessari. Tale ditta – ed è il primo caso che si è presentato al Comune tra tutti gli appalti pubblici espletati in questi anni – si è poi dimostrata non in grado di portare avanti l’opera. Ma non può essere questa una responsabilità addebitabile al Comune che, anzi, si è già attivato per tutelare l’interesse pubblico e garantire il completamento dei lavori. Sono passaggi legali particolari, che richiedono purtroppo tempo per una burocrazia asfissiante».

Domani, mercoledì, l‘appuntameto con i genitori in Comune per chiarire la situazione «e – prosegue l’Ente – spiegheremo, dati alla mano, che strumentalizzare le famiglie per tornaconto politico, sapendo bene come stanno le cose, è davvero un’operazione di basso livello».

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