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JESI IL MESSAGGIO DEL VESCOVO GERARDO, PER UN NATALE RICCO DI GIOIA

Vescovo Gerardo Rocconi

«Buon Natale non è solo un augurio, ma soprattutto una preghiera»

JESI, 25 dicembre 2019 – Carissimi fedeli della diocesi di Jesi, carissimi sacerdoti, religiosi, diaconi, buon Natale. Buon Natale che non è solo un augurio, ma è soprattutto una preghiera, affinché il Signore vi conceda il dono della sua presenza e della sua pace.

E allora vorrei dare un contenuto a questo augurio che è anche preghiera. E il dono che dovevo chiedere per voi al Signore mi si è improvvisamente reso concreto davanti agli occhi mentre recitavo la preghiera della Messa della terza domenica di Avvento: Signore, fa’ che con gratitudine accogliamo il Vangelo della gioia.

Sappiamo che il Vangelo è la stessa persona di Gesù, lui che è la bella notizia perché porta la verità, quella autentica, sulla nostra vita. Per cui questa preghiera ora potrebbe suonare anche così: Signore concedici di far posto a Gesù nella nostra vita, il solo che può portare la gioia nella nostra impegnativa esistenza.

Il rischio, però, è che Gesù possa deluderci, o meglio, il rischio è che non ci accorgiamo della novità che Gesù può portare. Rischiamo di non riconoscerlo e quindi di relegarlo a una proposta fra tante altre, sicuramente poco interessante.

Come può accadere questo? Ce lo spiega Gesù stesso allorché ci invita a non appesantire i nostri cuori e a rimanere vigilanti, nella ricerca di lui, nella preghiera, nella carità e soprattutto nel non lasciarci invadere dal chiasso, cioè da tutto quell’inquinamento sonoro e luminoso di cui questi nostri giorni sono pieni.

Cosa fare perché impariamo a essere attenti al Signore della gioia che sempre viene e chiede ospitalità nella nostra vita?

Il Papa e il presepe

Non voglio essere io a rispondere. Lasciamo la parola a Papa Francesco. Recentemente ci ha donato una bellissima lettera sul presepe, ricca nella sua semplicità. In realtà quella lettera è un cammino catecumenale, cioè un cammino di riscoperta della fede, è una lettera che indica un percorso nel quale il Signore ci può parlare, un percorso lungo, che può prendere anche tutta la vita.

Ma la cosa bella è che il Papa questo percorso ce lo presenta come un allestimento del presepio. Sì, il Papa costruisce il presepio e man mano che il presepio prende forma il Santo Padre indica un passo nuovo di riscoperta della fede.

Tenterò ora di dire due battute su questo percorso di fede che prende le mosse dal presepio, ma è solo per invitarvi a leggere il testo intero, a custodirlo gelosamente nel tempo e a confrontarvici nella ricerca del volto del Signore Gesù.

Vescovo Gerardo Rocconi

Il vescovo Gerardo

Il Papa inizia dicendo che, specialmente nei piccoli presepi che si fanno nelle case, si comincia dal mettere lo sfondo, che solitamente è un foglio blu scuro con tante stelle dorate o argentate. Rappresenta la notte che, pur buia, è costellata di tante piccole luci.

È l’invito per noi a ricordare l’esperienza di Abramo che, guadando il cielo stellato, entra in dialogo con Dio. È l’invito a non lasciar morire le grandi domande sul senso della vita e a cercare risposte guardando in alto, risposte che possono venire solo dal cielo.

E la prima risposta viene allorché si costruiscono le montagne e il paesaggio. La creazione, infatti, è la prima risposta che Dio dà, è la prima rivelazione, è il segno del suo amore e della sua grandezza.

Ed ora si cominciamo a porre i personaggi: si comincia dai pastori, dice il Papa. Cioè dalle persone semplici che per prime accolgono l’annuncio di gioia: infatti Dio, lo dice Gesù, non si rivela ai grandi, ma ai piccoli e ai semplici.

Di seguito è il momento di porre le statuine dei poveri, di coloro che attendono con maggior trepidazione una salvezza. E il Papa ci ricorda che non ci può essere autentica ricerca del Signore se si dimenticano gli ultimi, i poveri, gli svantaggiati della vita.

È ora il momento di mettere quelle statuine che a prima vista non c’entrano nulla con il presepe, le statuine dei mestieri: il fabbro, il fornaio, il venditore, lo spaccalegna… il Papa vuole ricordarci che ogni vita può essere vissuta nella santità: l’importante è avere il cuore accogliente nell’amore a Dio e ai fratelli.

E finalmente è il momento di avvicinarci alla grotta: con trepidazione vengono messe le statuine di Maria e Giuseppe. Due sposi particolari, due sposi che hanno avuto da Dio il dono della verginità del corpo come segno della verginità del cuore. Infatti ambedue hanno offerto la vita a Dio perché attraverso loro portasse avanti il suo disegno di amore per l’umanità. Il loro pieno, che li ha resi gioiosi schiavi di amore, è stato la via percorsa dalla Parola di Dio per venire ad abitare in mezzo agli uomini.

E così l’allestimento del presepio raggiunge il suo culmine quando a mezzanotte fra il 24 e il 25 dicembre si pone la statuina del Bambino. Ora l’incontro è possibile, perché il Verbo si è fatto carne e ha scelto di vivere e camminare con noi. È il momento dell’adorazione, della gioia, di un sussulto di speranza.

«Gesù si lascia sempre trovare»

Ma non è finito. C’è solo da aspettare alcuni giorni per mettere i Magi, uomini che cercano l’Inviato di Dio, che lo trovano e lo riconoscono per quello che è veramente: loro re, loro Dio, loro salvatore; e così, al loro ritorno diventano missionari e possono testimoniare che il Signore Gesù si lascia sempre trovare da chi lo cerca con cuore sincero per diventare motivo di speranza, di pace e di gioia.

Carissimi, buon Natale. Buon Natale davanti al presepio, icona di un percorso di ricerca e di fede: un Natale ricco di gioia, da vivere nella sobrietà e nel raccoglimento; un Natale da vivere da missionari, perché ogni uomo riceva la bella notizia secondo la quale ci è dato di sperare e di gioire.

Buon Natale così al mondo intero!

+ Gerardo Rocconi, vescovo

Agenda di Natale del Vescovo Rocconi

Mercoledì 25 dicembre: Natale

Ore 0.00: Duomo, S. Messa di Mezzanotte

Ore 10: Santuario delle Grazie, S. Messa

Ore 18: Duomo, Vespro

Ore 18.30: Duomo: S. Messa

Giovedì 26 dicembre

Ore 11: Maiolati Spontini, S. Messa nella festa di Santo Stefano

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