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Cronaca

JESI IL MIRAGGIO DEL NUMERO 11, LA DOMENICA UNA SOLA CORSA AL “CARLO URBANI”: SI RICORRE AL TAXI

JESI, 23 ottobre 2017 – Ospedale Carlo Urbani, una domenica, quella di ieri (22 ottobre) ma uguale a tante altre, di mattina ore 8, tre badanti che attendono l’autobus urbano per rientrare a casa.

I tempi di attesa però sono lunghi perché la domenica a Jesi di autobus per l’ospedale (e per l’intera città) ne passa solo uno, il numero 11 che segue una tratta lunghissima che lo riporta in ospedale ogni ora e 40 minuti circa, lasciando scoperto diverso tempo.

Se pensiamo che la prima corsa che raggiunge il Carlo Urbani, per via dei Colli tra l’altro, cioè ad una cinquantina di metri dall’entrata del vecchio Murri, è solo alle 8 e 58 circa, tutto si complica.

Dalle 11:58 poi alle 14:58 il tempo poi si ferma, vale a dire che non passano autobus per e dall’ospedale.

Più frequenti invece i collegamenti con il cimitero della città e la stazione  dove l’ unico autobus passa circa ogni 45 minuti.

L’autobus 11 infatti la domenica mattina parte dalla Coop alle 8:30 e arriva al  cimitero  alle 8:35 prosegue per il bivio di S.Lucia va in stazione, alla Coop, arriva fino al Bivio di Cingoli , sale  in via dei Colli, al Murri appunto, poi riprende la corsa per il Palasport, Arco Clementino, torna alla Coop e in stazione, raggiunge viale del lavoro all’altezza dell Itas Galilei e torna al cimitero dal quale riparte per l’intera città , spingendosi fino al bivio di Cingoli.

Ora, senza cercare la polemica sempre e comunque, secondo i diretti interessati, sentiti in attesa del mezzo pubblico ad una pensilina, non è certo un buon collegamento per uno dei nosocomi più importanti delle Marche.

Ed allora capita di vedere le badanti stanche di attendere l’autobus e della nottata trascorsa,  tirare fuori dalla borsa cellulare e borsellino e chiamare un taxi che le riporti a casa.

(Cristina Amici degli Elci)

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