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JESI IL PRIMO MAGGIO DI GEMMA PERCHI SENZA IL COINVOLGIMENTO DEI SINDACATI

gemma perchi

In occasione della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa brilla l’assenza dei rappresentanti dei lavoratori: «Programma aperto a integrazioni» afferma l’assessore Luca Butini

JESI, 27 febbraio 2019Primo Maggio dedicato a Gemma Perchi senza il coinvolgimento dei Sindacati. Questa l’osservazione del gruppo di opposizione Jesi in Comune. Lo scorso 16 febbraio, in occasione di una conferenza stampa (leggi l’articolo), era stato presentato il programma della giornata.

A destare l’attenzione dell’opposizione è stata proprio l’assenza dei sindacati in occasione della presentazione dell’evento: Gemma Perchi, entra a far parte della Camera del Lavoro di Jesi e ne diventa segretaria, mai prima di allora una donna ricoprì un ruolo di prestigio. Da qui la sollecitazione di Jesi in Comune «nel sottolineare come sia doveroso ricordare l’impegno della sindacalista jesina nel mondo del lavoro, non possiamo non notare come non siano stati coinvolti i sindacati».

Michael Bonelli, dell’associazione Willer & Carson, coordinatore e ideatore della manifestazione, proprio lo scorso venerdì, 22 febbraio, si è recato alla Camera del lavoro di Jesi e nella sede di Ancona per chiarire quanto accaduto: «I sindacati devono far parte dell’iniziativa – ha precisato l’assessore alla cultura Luca Butini – proprio venerdì Bonelli si è messo in contatto con la Cgil di Jesi e con la segreteria provinciale per illustrare l’anticipazione della conferenza stampa. Conferenza anomala – prosegue il vice sindaco – perché fatta con largo anticipo ma volta ad annunciare che il programma è aperto a integrazioni». Gianluca Toni della Cgil ha chiarito, ieri sera, 26 febbraio, in occasione dell’incontro pubblico sullo Statuto, che «il sindacato non è stato minimamente coinvolto riguardo alla manifestazione dedicata a Gemma Perchi».

La critica dell’opposizione va anche oltre: «Gemma Perchi e la sua storia, che davvero appartiene alla storia della nostra città a differenza del titolo di Città Regia, ci sta a cuore e pensiamo che debba essere ricordata con l’impegno e la passione che lei stessa ha sempre dimostrato. Battaglie e sacrifici, condotti con la compattezza che ha caratterizzato l’impegno delle filandaie jesine, hanno portato al raggiungimento delle 8 ore di lavoro nel 1919. Una conquista per i sindacati, che non sono stati coinvolti per questo evento, e per le donne: fu proprio così che si sono aggiudicate quel riconoscimento sociale grazie al quale hanno iniziato a partecipare alla sfera pubblica, conquistando pari dignità pari dignità sociale. Il Primo Maggio, invece, sarà dedicata la via a un uomo: Mariano Agostinelli, l’industriale delle filande. La ciliegina sulla torta».

(e. d.)

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