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Cronaca

JESI IL SINDACATO DEI PENSIONATI AI PARLAMENTARI: “IL DECRETO PENSIONI VA CAMBIATO”

JESI, 2 luglio 2015 – Un faccia a faccia tra sindacati e parlamentari locali per parlare del decreto relativo alla corresponsione degli arretrati sulla rivalutazione delle pensioni, attualmente in discussione in parlamento. L’elenco degli invitati era abbastanza corposo ma alla fine si sono presentati in due, Piergiorgio Carrescia ed Emanuele Lodolini, a Palazzo Pianetti dove i delegati della categoria pensionati (Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil) hanno espresso il loro punto di vista. “Diverse sono state le assenze di altri parlamentari – dicono con amarezza i sindacati -, giustificate in parte dai tempi stretti della convocazione”. Le segreterie sindacali hanno spiegato le ragioni della mancata condivisione del decreto sia per la parziale restituzione del pregresso pensionistico, ma soprattutto per il ridotto recupero sul montante previdenziale, che penalizza in modo irreversibile gli importi delle future pensioni ed apre spazi di contenzioso. “Abbiamo manifestato la necessità – hanno detto i confederali – che venga modificato il decreto coinvolgendo anche le organizzazioni sindacali. Inoltre le segreterie chiedono che il confronto sia allargato anche ai temi legati all’equità , alla crescita e alla solidarietà. Queste sono priorità importanti per ampie fasce di persone e di famiglie del territorio anconetano peraltro cadute nelle povertà assoluta”.
I parlamentari Piergiorgio Carrescia ed Emanuele Lodolini hanno ricordato che in commissione parlamentare sono arrivati tanti documenti rivolti a chiedere il miglioramento del decreto. “Gli Onorevoli – sottolinea il sindacato – ci hanno assicurato che, anche se si inizia la discussione alla Camera, ci sono i tempi utili per trovare un’intesa con i sindacati. Punti di intesa,da inserire nella nuova legge di stabilità 2016, dovranno essere ricercati anche sui temi dei giovani e degli esodati”. A conclusione dell’incontro i parlamentari hanno comunque espresso la volontà di ricercare tutte le soluzioni possibili per riequilibrare il sistema pensionistico, prevedendo anche un possibile nuovo sistema di indicizzazione.

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