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Cronaca

JESI Il Sindaco Bacci: «Ospedale in affanno e nulla si muove ancora per il Murri»

Sono 38 i ricoveri covid, intanto i dipendenti del Comune che hanno avuto contatti in famiglia con positivi lavorano da casa

JESI, 5 novembre 2020 – «Da lunedì scorso a oggi la situazione all’ospedale “Carlo Urbani” è mutata: c’è un incremento dei ricoveri per covid». Con queste parole il sindaco Massimo Bacci illustra lo stato delle cose in merito alla pandemia da coronavirus che registra al momento 38 ricoveri.

«Costante il confronto con gli operatori sanitari e il direttore generale dell’Area Vasta 2, Giovanni Guidi, – prosegue il primo cittadino, massima autorità sanitaria a livello comunale -. Dal punto di vista clinico la prima ondata è stata grave perché la Terapia intensiva era intasata di persone, ora quest’area a Jesi non è gravata in quel modo ma ci sono altre patologie di cui ci si deve occupare, pazienti che devono essere assistiti e le cui richieste sono in aumento. È per questo che l’ospedale è sotto pressione».

Un tema che verrà affrontato anche con i sindaci di Fabriano e Senigallia, incontro annunciato ma che ancora non si è svolto.

Il sindaco all’incontro con vertici sanitari e primari dell’ospedale

Il “Carlo Urbani” sta cercando di organizzarsi come meglio possibile per garantire le cure sia dei malati di covid che di quelli affetti da altre patologie. All’esterno del pronto soccorso, intanto, è stato posizionato e montato un modulo di circa una cinquantina di mq che ospiterà sei posti letto – non ancora abilitato perchè vanno completati alcuni allacci – per essere a supporto durante l’arrivo di pazienti positivi. E il dirigente medico Sonia Bacelli lancia l’appello a non recarsi al Pronto soccorso per problematiche minori.

«La carenza di personale, che non credo possa risolversi in breve tempo – sottolinea Bacci -, e le difficoltà a livello di spazi, con il numero dei letti limitato, implica che occorre organizzarsi: la Cardiologia e la Neurologia si sono accorpate a questo scopo. La situazione muta rapidamente, per questo si rischia il collasso».

Da qui l’urgenza di trovare una soluzione che il Comune di Jesi aveva già a suo tempo individuato nel vecchio sanatorio – ospedale Murri – bisognerebbe impiegare allo scopo il terzo piano – , tra l’altro quasi a contatto con la nuova struttura ospedaliera. [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”272901″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]

«Crediamo che sia la soluzione ideale o lo abbiamo detto da tempo, per accogliere non solo i pazienti ma anche quanti debbono restare in isolamento e non ne hanno la possinilità. Struttura che a emergenza terminata potrebbe essere utilizzata in altro modo».

Casa di riposo jesi

La Casa di riposo di via Gramsci

Sotto la lente di ingrandimento anche la Casa di Riposo “Vittorio Emanuele II” di via Gramsci, con i 25 positivi tra anziani ospiti e personale sanitario.

«Il virus si trasmette con facilità estrema e molti sono gli asintomatici – prosegue il Sindaco -. In Comune ci sono diversi dipendenti che stanno lavorando da casa perché hanno casi positivi in famiglia».

Eleonora Dottori

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