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Cronaca

JESI Il sogno di Cassio Morosetti raccontato da “la Repubblica”

Intanto sul web si innesca il dibattito: dopo la statua al Pergolesi, tiene campo ora lo spostamento della fontana dei leoni davanti al teatro

JESI, 7 agosto 2020«Ma una notizia un po’ originale non ha bisogno di alcun giornale / Come una freccia dall’arco scocca vola veloce di bocca in bocca», profetiche le parole del buon Fabrizio de André che in parte traducono fedelmente ciò che sta succedendo a Jesi riguardo le ultime volontà del vignettista Cassio Morosetti.

E quello che sta succedendo lo riporta stamattina anche il sito on line de la Repubblica che volge il suo sguardo proprio su Jesi. Con un piccolo refuso, quando parla del primo lascito di «800 milioni alla sua città». Magari. Erano solo 800 mila euro.

Proprio Morosetti infatti, jesino doc, morto a marzo all’età di 97 anni, aveva già lasciato 800 mila euro alla sua città destinati poi alla costruzione di un centro per i malati di Alzheimer.

Ma un sogno Cassio lo teneva ben serrato nel cuore. Trasportare la maestosa fontana che aveva visto da bambino sistemata in Piazza della Repubblica, davanti al teatro dedicato a Pergolesi, muovendola da Piazza Federico II dov’è stata posizionata nel 1949 e anche successivamente restaurata dallo scultore Massimo Ippoliti solo 3 anni fa.

Morosetti tra le sue ultime volontà ha espresso il desiderio di rivederla lì con i suoi leoni, come segno di rispetto per chi l’aveva progettata per quel luogo, in onore dei ricordi di infanzia. Desiderio, il suo, già detto e ripetuto agli amministratori anche l’anno scorso in occasione della consegna della cittadinanza onoraria.

L’altro giorno il sindaco Massimo Bacci ha comunicato al Consiglio comunale che Morosetti ha lasciato due milioni di euro con il vincolo di riportare la fontana in piazza della Repubblica.

Cassio Morosetti

E sul web si è andata subito insinuando la polemica. Dopo mesi di contestazioni per l’arretramento della statua al Pergolesi ora lo spostamento della fontana in Piazza della Repubblica sta riaccendendo gli animi.

E c’è chi ricorda che a Jesi ci sono questioni più importanti da risolvere, le strade e i marciapiedi, rendere più agevoli gli uffici comunali e tanto altro.

Intanto, forse, l’unica idea utile sarebbe quella di dotare i monumenti jesini di ruote che ne rendano più agevole lo spostamento per quelle che proprio non trovano pace.

Cristina Amici degli Elci

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