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Cronaca

JESI, IL “SOLE NERO” TUTTI CON IL NASO ALL’INSÙ PER ASSISTERE ALLA DANZA DEGLI ASTRI

eclissijesi1JESI, 20 marzo 2015 – Questa mattina, girando per la città, non è stato difficile trovare gruppi di persone con il naso all’insù; giovani, adulti, anziani con tanto di vetri affumicati, occhiali da saldatore, lastre radiografiche ed altro ancora per vedere il “sole nero”, ovvero l’eclissi. Di fronte allo studio fotografico Candolfi, in via del Prato, a Jesi, tanti curiosi hanno voluto poggiare il loro sguardo all’interno del mirino della macchina fotografica messa a disposizione dei passanti; uno sguardo a volte fugace ed altre più interessato; tutti, però, alla fine hanno dimostrato di aver apprezzato quello spettacolo. Un fenomeno celeste, questa eclissi, che in Italia ha avuto una durata di circa 2 ore e 20 minuti, ma che ha vissuto il suo momento culminante alle 10,35 quando la luna ha coperto per poco più del 55% la superficie solare. Nulla a che vedere con l’eclissi del 1999, in quell’occasione, infatti, la superficie solare fu coperta alla vista per circa il 90% producendo effetti singolari come il forte abbassamento della temperatura ed il singolare comportamento degli animali in generale e degli uccelli in particolare. La singolarità di questa eclissi è determinata anche dal fatto che proprio oggi si è entrati nella costellazione dell’Ariete, lasciando quella dei Pesci e, come se non bastasse, sempre oggi ha avuto termine l’inverno ed inizio la primavera. “Ma – si dirà – la primavera non arriva nel giorno di San Benedetto, vale a dire il 21 marzo?”. Si e no. Secondo alcuni studi, infatti, ci sono anni in cui la primavera può entrare il 19 marzo, così come il 20 o il 21, dipende dalla rotazione terrestre e non solo.

(Sedulio Brazzini)

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