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Cronaca

JESI Imu, niente sanzioni e interessi per chi paga in ritardo la prima rata

comune di Jesi

In scadenza ieri: purché l’importo venga versato entro il 30 settembre

JESI, 17 giugno 2020Esenzione da sanzioni e interessi rlativamente ai pagamenti in ritardo per la prima rata Imu scaduta ieri, 16 giugno.

In particolare la Giunta ha deciso di proporre al Consiglio comunale, competente per materia, «l’adozione di misure che permettano di contenere il disagio-economico e di ridurre le difficoltà incontrate nell’adempimento delle obbligazioni tributarie, quali la non applicazione di sanzioni e interessi nel caso di versamento in ritardo della prima rata dell’imposta municipale Imu, purché il pagamento avvenga entro il 30 settembre 2020».

Nello stesso atto la Giunta ha stabilito che eventuali ulteriori forme di rimessioni in termini, sospensioni o differimento stabilite da nuove norme di legge più favorevoli, al contribuente saranno fatte proprie.

La decisione segue di pochi giorni quella adottata sulla tassa rifiuti. Come noto la scadenza del primo acconto della tassa rifiuti (Tari) per l’anno 2020 è stato differito dal 16 maggio al 16 luglio prossimo. Il Servizio Tributi invierà all’indirizzo dei contribuenti, come di consueto, i modelli di pagamento precompilati relativi al primo acconto.

Deroga è stata concessa anche per i termini di pagamento dei piani di rateazione delle entrate tributarie e patrimoniali, da parte di quei contribuenti che hanno scelto la rateizzazione a seguito di avviso di accertamento.

Saranno dunque considerati regolarmente effettuati i pagamenti già scaduti, ma che verranno saldati entro il 30 giugno prossimo. L’Amministrazione comunale si è inoltre prontamente adeguata alle disposizioni di legge che prevedono l’esenzione della Tosap, tassa occupazione suolo pubblico, per i pubblici esercizi nel periodo compreso tra il 1° maggio e il 31 ottobre (resta confermata invece la Tosap sui passi carrabili).

Al riguardo il Comune ha rilasciato nuove autorizzazioni a circa 35 locali tra bar, pub, ristoranti e pizzerie, con la procedura semplificata prevista dalle ultime norme proprio per venire incontro ai pubblici esercizi e assicurare maggiore spazio per i clienti rispetto al locale interno dove il distanziamento sociale prevede una sensibile riduzioni di posti.

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