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Cronaca

JESI, IN CONSIGLIO COMUNALE I GRILLINI: “PRONTO SOCCORSO DEL CARLO URBANI, CI DICANO QUEL CHE STA SUCCEDENDO”

JESI, 5 febbraio 2015 – Ormai da diverse settimane, dopo l’inaugurazione del nuovo ospedale Carlo Urbani, si susseguono su stampa e web segnalazioni di disservizi, disguidi, problemi legati alla accessibilità o alla funzionalità della nuova struttura. È proprio di questi ultimi giorni la diffusione su web di un ennesimo caso che pare si sia verificato al Pronto Soccorso del nuovo ospedale di Jesi. Da tali fonti, si evincerebbe che l’episodio avrebbe riguardato un paziente operato da 50gg, lasciato per circa tre ore in attesa su un lettino, senza coperte, al Pronto Soccorso in preda a forti dolori, febbre e pressione alta. Negli articoli apparsi si dice che in tale tempo di attesa, il paziente sarebbe stato assistito da infermieri e non da personale medico. Fra le cause dell’episodio, definito “ennesimo”, un presunto intasamento della struttura.

Ulteriori recenti articoli parlano di disguidi e fastidi al pronto soccorso (zanzare, fetore, ecc…) nonché di carenze d’organico e, quindi, di non piena efficienza dei servizi offerti ai cittadini. Certo, i dipendenti, i medici, i lavoratori dell’ospedale possono metterci tutto il loro impegno e tutta la loro professionalità. Ma se l’organizzazione e le risorse non sono adeguate, è inevitabile che ricadano poi sui cittadini disservizi o cattiva assistenza sanitaria.
Capiamo l’imminenza delle elezioni regionali e quindi la “fretta” con cui i pezzi da novanta regionali e nostrani si sono accalorati nel voler assolutamente aprire i battenti della nuova struttura, guarda caso pochi mesi prima delle consultazioni elettorali di maggio. Ma come abbiamo più volte ribadito, l’inaugurazione in pompa magna del cosiddetto “nuovo ospedale modello” Carlo Urbani (in previsione da quasi 30 anni!) accompagnata da proteste per l’assenza di adeguate infrastrutture e servizi connessi (es. parcheggi) ed altre problematiche sollevate (fra cui quelle sopra accennate) si rivelerebbe vuota o strumentale se, oltre alle nuove edificazioni, non venisse garantita la piena efficienza, il mantenimento delle professionalità e delle funzionalità mediche, ambulatoriali e ospedaliere. Prima del “nuovo” contenitore, insomma, occorreva ed occorre pensare al contenuto!
Alla luce delle ennesime recenti testimonianze emerse e ritenendo indispensabile che anche il Comune di adoperi affinché tutti i possibili problemi del Pronto Soccorso vengano celermente e definitivamente risolti, anche al fine di evitare il ripetersi di casi simili a quello citato, abbiamo presentato una domanda di attualità (riportata in calce) rivolta al Sindaco, anche in qualità di massima autorità sanitaria cittadina, per sollevare la questione in Consiglio Comunale nella seduta di stamattina (5 febbraio).
Nello specifico, la nostra interpellanza chiede:
– se il Comune ha provveduto a verificare i fatti riportati dagli articoli sopra citati;
– se il Comune ha accertato le eventuali cause o responsabilità dell’episodio e/o quali azioni intende mettere in campo ai fini di tali accertamenti;
– apparendo “ennesimo” l’episodio recentemente emerso dalle cronache locali, quali azioni il Sindaco intende intraprendere al fine di risolvere definitivamente le criticità finora emerse e rendere pienamente funzionale il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Jesi.
(MoVimento 5 Stelle – Jesi)

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