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Calcio

JESI IN RICORDO DI STEFANO FORCONI

JESI, 22 marzo 2018 – Sono passati otto anni da quando ci hai detto Ciao, e tante cose sono cambiate.

Ci hai abbandonato lottando, con forza e dignità, ma il vuoto che hai lasciato è ancora incolmabile.

La tua Juve miete successi, ma senza di te, sembra non abbiano lo stesso sapore, per tifosi e detrattori. Amavi Furino, Sergio Brio e Jurgen Kohler, non sopportavi Baggio e criticavi Del Piero.

Adoravi il Trap, e consideravi Lippi un miracolato. Tu, con le tue teorie, avevi capito che il calcio doveva rimanere un gioco, e la chiave era prenderlo con il sorriso, nel giubilo e nella sconfitta.

La Jesina in tua assenza sembra smarrita, persa, senza una guida “spirituale”. Dalla curva ti ricordano sempre, ma le trasferte non sono più le stesse, e anche le maglie con il leone rampante sembrano più sbiadite.

Cerchiamo la tua crapa rossa al “Carotti”, sicuri che saprai trovare le parole giuste per spronare squadre e ambiente, ma troviamo solo un ricordo, che diventa vuoto incolmabile.

Nei campionati “minori” i mediani non ruspano più come una volta, il libero è passato di moda, le scarpette sono colorate, ma manca la tua genuinità.

D’estate si perdono ore a leggere aggiornamenti di mercato sui siti specializzati, ma non c’è più il gusto di organizzare un torneo.

I ragazzi di strada hanno perso un padre, una speranza, un’opportunita che solo tu sapevi e volevo dare.

Al Palas quel parterre sembra in attesa di ritrovare un anima. Non hai mai preteso di spiegare pick and roll o difese con la zona fronte pari, ma sapevi farti trascinare dai giovanotti in canotta con la scritta Jesi, e trasportavi energia agli altri tifosi.

La Città da otto anni è più povera, ma il tuo ricordo diventa ogni anno più ricco nei cuori di chi ti ha voluto bene.

Eternamente Ste’ !!!!

Marco Pigliapoco

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