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Cronaca

JESI INAUGURATA LA NUOVA SEDE JESINA DELL’ANPI, IL PROF. SMURAGLIA HA INVOCATO ONESTÀ E FRATELLANZA

JESI, 8 aprile 2017 – Dopo aver ritirato il Premio Calamandrei, consegnatogli questa mattina dal Centro Studi Calamandrei, il professor Carlo Smuraglia, Presidente nazionale dell’ANPI (Associazione nazionale Partigiani Italiani) ha partecipato nel pomeriggio di oggi (8 aprile) all’inaugurazione della nuova sede dell’Anpi jesina, ospitata in una piccola stanza ricavata nel centro sociale della III Circoscrizione in via Tessitori 2.

Già prima della cerimonia attorno alla sede si erano radunate decine e decine di persone e autorità che poi hanno preso posto nella sala dove la Presidente jesina dell’Anpi, Maria Elena Camerucci, ha fatto gli onori di casa. Nel suo breve intervento, tra le altre cose, ha tenuto a ringraziare due dipendenti comunali che hanno fattivamente collaborato alle pratiche relative all’assegnazione dello spazio in quella struttura. Dopo la Camerucci è toccato al segretario provinciale Anpi, nonché ex responsabile della sezione jesina, Daniele Fancello, esprimere il suo compiacimento per la nuova sistemazione e per il grande afflusso di persone alla cerimonia. Tra queste abbiamo notato l’ex senatore Aroldo Cascia, il consigliere regionale Enzo Giancarli, due ex Sindaci, il presidente del Consiglio Comunale Daniele Massaccesi, assessori, consiglieri, il Presidente del Centro Studi Piero Calamandrei, Gian Franco Bertie gente comune che crede nei valori della Resistenza e della libertà. Dopo Fancello la parola è passata al presidente regionale Anpi, Lorenzo Marconi, anche lui entusiasta per la nuova collocazione. Il sindaco Massimo Bacci ha sottolineato la presenza di questa sezione in un quartiere multietnico qual è quello di San Giuseppe.

Breve, ma ricco di spunti il discorso del prof. Smuraglia, uno dei pochi partigiani ancora attivi nella società civile. Il Presidente nazionale ha spaziato dalla Resistenza storica all’antifascismo attuale, intendendo con questo termine la lotta ad ogni tipo di dittatura oggi dilagante un po’ ovunque; ha invocato l’onestà che giorno dopo giorno sta scomparendo sia tra i vertici della vita pubblica, così come tra la gente che ci sta accanto; ha invocato il senso di fratellanza che si dovrebbe riscoprire, preannunciando per il 27 aprile prossimo la celebrazione della Giornata dell’Antifascismo, “non solo riferita al Duce”, ha precisato.

Un discorso che ha toccato le decine e decine di presenti (alcuni si sono dovuti accontentare di rimanere lungo le scale) i quali hanno tributato una vera e propria ovazione all’oratore, seguendolo nella cerimonia di taglio del nastro tricolore accanto al Sindaco.

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