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Cronaca

Jesi Jesi Servizi, Salvatore Pisconti: «Lascio una società florida e in crescita»

Ratificate dalla Giunta comunale le dimissioni del presidente: «Si chiude un capitolo, i miei successi più grandi il servizio mensa e il Centro ambiente», a metà gennaio prevista la nuova nomina

Jesi, 3 gennaio 2023 – Un fatturato da 14 milioni di euro, 120 dipendenti, 100 mila abitanti serviti, e le potenzialità di una crescita ulteriore.

Sono i numeri di Jesi Servizi, la società partecipata che gestisce la maggior parte dei servizi per la città di Jesi, da quello relativo ai rifiuti e pulizia, all’illuminazione pubblica, al trasporto scolastico, alle farmacie comunali, alla refezione scolastica, alla gestione della sosta e alla manutenzione dello stadio Carotti. Negli anni si sono associati anche altri Comuni della Vallesina: Monsano, San Marcello, Belvedere, Morro d’Alba, Castelbellino, Chiaravalle, e tra poco entrerà anche Fabriano, e si è ampliato il numero di servizi offerti.

Il punto sulla situazione di Jesi Servizi lo fa il presidente uscente: Salvatore Pisconti, entrato a far parte della Società nel giugno del 2013, con l’inizio del mandato della Giunta Bacci, le cui dimissioni sono state già ratificate dalla nuova Amministrazione. Per metà gennaio è prevista la nomina del suo sostituto, anche se ancora non ci sono indiscrezioni sull’identità della persona prescelta.

Cosa è cambiato dal suo ingresso a Jesi Servizi nel giugno del 2013 ad oggi?

«E’ stato un percorso di 9 anni e mezzo in cui ho visto questa società crescere e diventare più solida e ben organizzata. I servizi sono aumentati così come il numero dei soci. Ai servizi di refezione scolastica, farmacie comunali e gestione dei rifiuti, in questi anni si sono aggiunti il trasporto scolastico e per i disabili, il controllo delle soste, l’illuminazione pubblica e la gestione dello stadio Carotti».

«Se prima era solo il Comune di Jesi a usufruire dei servizi offerti, ad oggi sono entrati in società anche i Comuni di Monsano, San Marcello, Belvedere, Morro d’Alba, Castelbellino, Chiaravalle e stiamo avviando la procedura anche per l’ingresso di Fabriano, che già da settembre usufruisce del servizio del trasporto scolastico. Siamo passati, quindi, da un bacino di circa 40.000 abitanti per la somministrazione dei servizi, a circa 100.000. Lascio una società florida, che ha le potenzialità per crescere ancora, grazie alla presenza di risorse umane con abilità e competenze».

C’è stata un’evoluzione nella qualità dei servizi offerti?

«I servizi offerti sono di qualità, certo si può sempre migliorare ma restando nell’ottica di trovare un equilibrio tra qualità e costi. Mi spiego: i cittadini devono sapere che il Comune tende sempre a contrarre il costo di un servizio per non gravare troppo sulle tasse degli abitanti. Faccio l’esempio del servizio rifiuti: è necessario trovare un equilibrio tra la qualità del servizio e il suo costo, serve un compromesso che permetta di non alzare troppo la Tari e garantisca un buon livello di pulizia della città, ma aggiungo che il comportamento dei cittadini nel non gettare rifiuti a terra e nel fare la raccolta differenziata, migliora la qualità di pulizia della città e non costa nulla. Quindi, dobbiamo tutti educarci a comportamenti più civili, di cura dello spazio condiviso».

Come stanno andando la raccolta differenziata e l’igiene urbana? E cosa ci dice dell’ipotesi di una gestione unica dei rifiuti a livello provinciale di cui si è parlato anche in Consiglio comunale?

«In questi anni è stato fatto un notevole passo avanti dei cittadini nella raccolta differenziata che è passata dal 66,76% del 2013 al 74% del 2021. Il rifiuto differenziato, che va in recupero, non costa nulla al Comune, anzi prevede un incasso, se viene venduto per il riciclo, come nel caso del metallo e della plastica. Mentre il rifiuto non differenziato, che va in discarica, prevede un costo per il Comune. In questi 10 anni una grande soddisfazione è stata quella di aver portato a compimento il Nuovo Centro Ambiente, che era già presente al Campo Boario, ma lo abbiamo completamente riorganizzato, ampliato, reso più sicuro e decoroso».

«All’interno non stazionano rifiuti maleodoranti perché l’organico non è presente. E’ attivo anche il servizio di recupero degli ingombranti, per chi non riesce a spostare da casa mobili od oggetti voluminosi: basta chiamare il centralino del Centro Ambiente e prenotare l’appuntamento con gli operatori. Quanto alla pulizia delle strade, l’ordinanza di pulizia che vieta la sosta in determinati giorni dell’anno lungo le vie e che inizialmente ha creato disagio ai cittadini, oggi è ormai rodata e ci permette di effettuare a rotazione nelle vie della città, per almeno 3 volte l’anno, una pulizia a fondo delle strade, con pulizia caditoie, taglio dell’erba tra i marciapiedi e la strada».

«Secondo i dati di un’indagine dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) nel 2021 Jesi risulta al primo posto come città che costa meno in termini di rifiuti e pulizia tra i Comuni delle Marche con più di 20 mila abitanti. Questo significa che stiamo garantendo il giusto compromesso tra costi e qualità della prestazione, con un costo pro capite di 121 euro, a fronte dei 291 euro pro capite del Comune più costoso in graduatoria, San Benedetto, e dei 169 euro pro capite di un Comune che ci somiglia come dimensioni e posizione geografica, Osimo».

Insieme al sindaco Lorenzo Fiordelmondo in una mensa scolastica

«Quanto alla gestione unica dei rifiuti: in ambito territoriale è prevista per legge. Una querelle che dura da anni, in ballo c’è la candidatura di un Consorzio di cui farebbero parte Viva Sevizi, Ecofon e Jesi Servizi, ma al momento è un progetto in progress, sarebbe un appalto da 1 miliardo di euro: 70 milioni di euro annui, per 15 anni».

L’ex sindaco Massimo Bacci e il presidente di Jesi Servizi, Salvatore Pisconti, in una mensa scolastica

E riguardo al servizio mensa?

«Il servizio mensa, con la centralizzazione della produzione dei pasti per la refezione scolastica, rappresenta un fiore all’occhiello per la città di Jesi, un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale. A partire dal 2016 in cui abbiamo ottenuto il primo posto nella classifica nazionale delle mense migliori, siamo rimasti sempre nella top ten, raggiungendo ogni anno punteggi più elevati per la qualità del cibo. Ogni prodotto che utilizziamo, compresi i condimenti e le materie prime, sono biologici, il pesce è fresco e non surgelato. Abbiamo perseguito la qualità e la varietà dei prodotti pur mantenendo la tariffa a carico delle famiglie sempre costante, dal 2013 il costo del servizio è invariato».

«Da giugno di quest’anno Jesi Servizi ha anche acquistato una cucina industriale nella zona della Zipa, attiva da settembre, che ci ha permesso di fare un notevole salto di qualità nella gestione del servizio: 600 mq di cucina con 5 celle frigo e strumentazione all’avanguardia. Prepariamo 1.600 pasti al giorno, per la refezione scolastica dei Comuni di Jesi, San Marcello, Monsano e Belvedere Ostrense. Ma le potenzialità del locale permetterebbero di raddoppiare tranquillamente le quantità. Questo ci permette di fornire in futuro il servizio anche ad altri Comuni. Altro elemento di orgoglio è che dal 2019 il servizio è completamente plastic free».

Quanto agli altri servizi, come sta andando?

«Mi soffermo sul trasporto scolastico, che ad oggi è il servizio più richiesto, di cui usufruiscono tutti i Comuni soci e da settembre anche Fabriano».

«Riguardo alla gestione delle farmacie comunali posso segnalare come opera di rilievo la ristrutturazione della farmacia di piazza San Francesco, che abbiamo rinnovato completamente. Per il servizio di gestione della sosta devo dire che la cittadinanza ha fatto un grande passo avanti riguardo al pagamento dei parcheggi. Se all’inizio le multe per chi sostava sulle strisce blu senza il biglietto, erano davvero numerose, adesso sono notevolmente diminuite».

«Altra questione importante è la gestione dell’illuminazione pubblica per cui è stato portato un progetto di ammodernamento che prevede la sostituzione delle luci con lampade al led, che è stata effettuata in tutta la città e in questo periodo di rincari ci permette un risparmio del 50% sui Kw /ora consumati, e la sostituzione dei pali ammalorati a cui stiamo provvedendo».

«Un discorso a parte va fatto per il Viale della Vittoria in cui per ora abbiamo solo messo in sicurezza i pali a rischio, si provvederà alla sostituzione non appena la nuova Amministrazione avrà deciso se attuare un progetto di restyling dell’intero viale che prevedrebbe anche un’azione sull’illuminazione».

«Quanto allo stadio Carotti, provvediamo alle normali attività di manutenzione della struttura e del verde antistante alla struttura sportiva. Vista l’età, l’impianto meriterebbe una rivalutazione strutturale che spetta al Comune».

Veniamo alla domanda di rito: come mai ha deciso di lasciare questo ruolo, che le sta dando notevoli soddisfazioni?

«E’ un ruolo che mi ha dato tante soddisfazioni è vero, le più grandi sono proprio l’acquisto della nuova mensa, la riorganizzazione del Centro Ambiente e la ristrutturazione della farmacia di via San Francesco. Ma per me con la fine del mandato Bacci si è chiuso un capitolo, ho iniziato l’avventura con le elezioni della precedente Giunta e avevo preso l’impegno di portare avanti il progetto a Jesi Servizi per la durata di quel mandato».

«Non c’è una motivazione politica dietro questa scelta anzi, la nuova Amministrazione ha insistito perché rimanessi. Ma per me è ora di rientrare a tempo pieno nel mio lavoro nel settore informatico, che in questi 10 anni ho potuto seguire solo parzialmente e di dedicarmi nuovamente a impegni familiari e personali, che ho dovuto sacrificare in questo periodo. Lascio una società che è in ottime condizioni e ha notevoli potenzialità di crescita ulteriore, con 120 dipendenti e un fatturato da 14 milioni di euro. Ora è tempo di fare largo ai giovani!».

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