Attualità
JESI La città non può fare a meno di una “sua” università
24 Gennaio 2020
Incontro alla Fondazione Colocci con docenti di Unicam, studenti e sindacato Ugl
JESI, 24 gennaio 2020 – Appuntamento questa mattina alla Fondazione Colocci sede della ex Università jesina per discutere e confrontarsi sulle prospettive dello stesso ex Ateneo.
In piedi Luigi Battiloro
Un dibattito acceso e ricco di spunti ha visto la partecipazione di Rocco Favale, direttore della scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino, Anna Gardellini, della stessa Facoltà, Marco Giovagnoli docente di Sociologia dei processi economici del lavoro dell’ateneo camerte, del sindacato Ugl che tutela i lavoratori della Polizia Locale e della Funzione Pubblica, rappresentanti degli studenti.
«Vogliamo riportare il polo universitario a Jesi: il confronto con l’Ateneo di Camerino va in questa direzione – ha detto Anna Grasso, segretario provinciale Ugl Ancona -. Ciò per dare una risposta nel presente ai giovani e al mondo lavoro. L’Ugl si è battuta per il polo universitario con la riduzione delle tasse per chi è stato “sfrattato” e doveva recarsi altrove a studiare: cercheremo di portare ancora più cultura a Jesi perché location di Città Regia e ponte verso quelle attività economiche che passano attraverso per la presenza massiva di giovani sul territorio. Parliamo di un diritto costituzionalmente garantito che deve essere riportato qui. In futuro speriamo di riuscire a coinvolgere altri poli universitari per rilanciare Jesi, la Vallesina e il territorio marchigiano».
«Vogliamo una università seria e trasparente, degna di questo nome – ha aggiunto Luigi Battiloro rappresentate studenti di Macerata – I corsi che prima erano qui sono stati ingiustamente spostati senza trasparenza e nessun tipo di garanzia. Sembra che Camerino stia aprendo al trasferimento a Jesi, speriamo che ciò avvenga in un futuro non troppo lontano».
(e.d.)
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