JESILa mega vincita, Tiziano: «Mai perdere la speranza…» (video intervista)
24 Settembre 2020
Le performance al semaforo di Viale della Vittoria per racimolare qualche spicciolo sono ormai un ricordo: «Ringrazio la tanta gente che mi ha aiutato»
JESI, 24 settembre 2020 – Arriva con un sorriso stampato in faccia e la maglietta“Salumi e dintorni” di Mirko Polita che per anni l’ha aiutato insieme agli altri commercianti e tanta gente.
È lui, Tiziano Pellonara, 60enne, che domenica 16 agosto verso mezzogiorno con un grattino da 5 euro comprato al distributore automatico della TabaccheriadelleLogge, di Katia Memè, in Viale Verdi, ha vinto 300 mila euro.
«Ho comprato il grattae vinci – racconta – poi la sera una volta a letto ho iniziato a grattare, qualcosa mi diceva che c’era un colpo di fortuna in arrivo. Una volta grattato il numero 12 mi sono accorto che sotto c’era una cifra con gli zeri che finivano fuori dalla finestra. Ma non ci ho creduto subito, sono cose che, in fondo, non ti aspetti».
Un colpo di fortuna che, lui fermo da anni tutti i giorni al semaforo di Viale del Lavoro a dare spettacolo per la gente per raggranellare qualche spicciolo, lo ha colto di sorpresa.
«Il giorno dopo sono andato in banca – tra lo stupore degli impiegati che si interrogavano sul perché fossi lì e non al semaforo – e ho chiesto al cassiere di aiutarmi a verificare se davvero avevo vinto e con grande stupore lui mi ha confermato la vincita: subito ho aperto il conto per il deposito del denaro poi ho atteso 32 giorni e ora i soldi sono arrivati. Mia madre Rosa è più contenta di me, ha 85 anni ed era molto preoccupata per il mio futuro. Ora sembra ringiovanita di 20 anni».
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Qual è il consiglio che ti senti di fare a chi si trova in difficoltà?
«Di rimanere positivi, io nei momenti bui sono sempre stato speranzoso, ottimista, con il sorriso in volto. Sono molto credente e ho pregato per tutti coloro che mi conoscono e ognuno a modo suo mi ha dato una mano. Ne approfitto per ringraziare tutti gli jesini che mi hanno aiutato a sopravvivere in questi anni difficili soprattutto durante il lockdown quando non potevo uscire per andare al semaforo, e tanta gente al supermercato si è offerta di farmi spesa».
«La mia vita è divisa in quattro parti, la prima fino a venti anni, la seconda dai venti ai quaranta, poi quella più dura dai quaranta ad oggi quando mi sono ritrovato a dover chiedere soldiper mangiare, ed ora questa dai 60 anni a quando Dio vorrà».
Un fiume di simpatia e ottimismo che lo fa apprezzare da chi lo conosce da sempre come da chi si è imbattuto da poco in lui.
Cosa pensi di fare con questo denaro?
«Per prima cosa mi sono tagliato barba e capelli per sorridere a questa vita nuova, poi ho comprato i jeans, le scarpe, la cinta, un po’ di biancheria e un pigiama. Tutte cose che mi servivano.Non ho grandi progetti, voglio condurre una vita semplice, uscire con gli amici, fare un aperitivo, una cena fuori ed essere sereno».
La dea si è sbendata, ha messo gli occhiali e ha premiato chi per anni pur soffrendo in silenzio ha sempre mantenuto il sorriso senza perdere mai la speranza in un domani migliore. Che è arrivato.