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JESI LA NOSTRA CITTÀ “SNOBBATA” SUL SITO DELLA TIRRENO ADRIATICO

Ampia descrizione per Matelica, da dove si parte, mentre per Jesi solo qualche cenno: dimenticato Federico II, dimenticati la grande scuola di scherma e il titolo di Città Europea dello Sport, dimenticato Pergolesi. Tutto dimenticato…

JESI, 18 marzo 2019La sesta tappa della Tirreno-Adriatico arriva oggi a Jesi, città di Federico II e della scherma a livello mondiale.  Vale la pena ricordarlo poiché sul sito della prestigiosa manifestazione sportiva non ve ne è traccia.À

JesiIn diversi si sono accorti della descrizione fornita sul sito ufficiale della gara ciclistica e sui social c’è chi ha parlato di una città “snobbata”.

L’altra città marchigiana che accoglie la tappa odierna è Matelica – da dove si parte – della quale, invece.si offre una descrizione molto generosa: «Per chi non la conoscesse, Matelica è uno dei borghi più belli d’Italia». Qui si producono Verdicchio e miele, innumerevoli le specialità culinarie: «Lontana dall’inquinamento e paradiso di fiori spontanei».

Ricchissima e dettagliata anche la descrizione dei luoghi più significativi della città, a partire dal bellissimo centro storico, passando per la frazione di Braccano, menzionando anche il Festival Internazionale del Folklore.

«Città dalle tradizioni industriali, centro più importante della Vallesina» per quanto riguarda Jesi. Fondata da Re Esio secondo la leggenda, della nostra città si aggiunge il patrimonio architettonico ben conservato. Verdicchio, Lacrima di Morro d’Alba e Rosso Piceno e una descrizione dei principali palazzi della città.

Dimenticato Federico II, dimenticato il titolo di città Europea dello Sport, dimenticata la fucina di campioni della scherma, dimenticato Pergolesi. Un accenno alla Pinacoteca.

Viale della Vittoria

Probabilmente gli jesini non hanno mai visto il Viale della Vittoria completamente libero dalle auto (foto in primo piano), sicuramente la Tirreno Adriatico è una vetrina importante per la nostra città.

È altrettanto vero, però, che si fa una gran parlare della vocazione turistica di Jesi e poi in un’occasione così qualcosa non torna mostrando limiti che non avremmo voluto vedere.

(e.d.)

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