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Cronaca

JESI E LA NOTTE AZZURRA SI É ACCESA DI STELLE

Piazza Federico II invasa dalla gente della Notte Azzurra

Piazza Federico II invasa dalla gente della Notte Azzurra

JESI, 11 settembre 2016Mancava la leggenda, Valentina Vezzali, ma alla grande soirée del Club Scherma Jesi tante stelle scintillavano sul palco di piazza Federico II.

Giovanna Trillini ed Elisa Di Francisca

Giovanna Trillini ed Elisa Di Francisca

La piazza imperiale ha accolto e coccolato, ieri 10 settembre, le grandi imperatrici del fioretto jesino – assente anche Stefano Cerioni – nella serata della Notte Azzurra che celebrava Jesi e i 40 anni di Olimpiadi.

Andrea Carloni – che ha condotto  i giochi – le ha chiamate una ad una, Elisa Di Francisca, Giovanna Trillini, Susanna Batazzi, Anna Rita Sparaciari, Doriana Pigliapoco, Annalisa Coltorti, preparatrice atletica della nazionale di fioretto, Simone Polli, l’osteopata della Di Francisca. E poi anche il maratoneta Daniele Caimmi e la moglie, anche lei maratoneta, Rosaria “Rosalba” Console.

Annalisa Coltorti, Elisa Di Francisca e Simone Polli

Annalisa Coltorti, Elisa Di Francisca e Simone Polli

Con loro, sul palco, il sindaco, Massimo Bacci, l’assessore Ugo Coltorti, promotore e artefice della Notte Azzura, giunta alla sua quinta edizione, il presidente del Club Scherma, Alberto Proietti Mosca, che indossava il collare d’oro del Coni, Fabio Luna, delegato provinciale Coni e Fabio Sturani, componente della Giunta del Coni e anche in rappresentanza della Regione.

Il presidente del Club Scherma Jesi, Alberto Proietti Mosca, con il collare d'oro del Coni

Il presidente del Club Scherma Jesi, Alberto Proietti Mosca, con il collare d’oro del Coni

Ricordi, parole, filmati  e tantissima gente a vedere, ascoltare, applaudire, fotografare.

Una serata passata in fretta, circa due ore che hanno scandito le tappe, dal 1976 al 2016, della città nel suo cammino olimpico costellato di 23 medaglie.

Tappe filtrate anche attraverso le emozioni, lo stress, i momenti vissuti, che caratterizzano la storia di ogni atleta.

E sono state tutte belle storie.

Intorno, intanto, nelle piazze adiacenti e lungo la linea retta di corso Matteotti, fervevano le attività dimostrative delle società sportive presenti.

E anche qui gente, tanta gente, di tutte le età, pure a cimentarsi con lo sport in vetrina.

Alla fine, alle donne del fioretto un omaggio particolare, un monile di alta oreficeria del laboratorio orafo jesino Qirât ideato e disegnato proprio da Susanna Batazzi: un cuore trafitto da un fioretto.

La scherma ha premiato la scherma.

E la Notte Azzurra è stata, a sua volta, un altro premio alla città.

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