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Cronaca

Jesi La nuova truffa dell’auto urtata al parcheggio, ma l’anziano non abbocca

Il responsabile dell’impatto non si era potuto fermare perciò aveva lasciato un biglietto con il suo recapito, ma bisognava pagare per ottenerlo




Jesi – I Carabinieri della Compagnia cittadina sono intervenuti nelle ultime ore per verificare il tentativo di mettere a segno quella che è stata segnalata come una nuova truffa.

Il luogo, il parcheggio del supermercato Lidl, in via Cartiere Vecchie, dove l’elemento truffaldino vedeva coinvolta l’auto della potenziale vittima danneggiata da qualcuno che, poi, non si era fermato.

La truffa è stata sventata in quanto l’anziano preso di mira non è caduto nella trappola e non ha consegnato nemmeno un euro al truffatore, al contrario si è subito rivolto alle Forze dell’ordine.




Successivamente l’allarme è scattato attraverso i social, per mettere in guardia gli altri automobilisti che si trovassero nella stessa situazione anche in diversi altri punti vendita molto frequentati.

Ad agire sarebbe stato un uomo tra i 50 e i 60 anni, alto circa un metro e 70 cm e di corporatura robusta, che è riuscito a sfuggire all’intervento dei Carabinieri giunti sul posto dopo la segnalazione. Evidentemente aveva percepito di essere sotto osservazione.

La tecnica truffaldina

La tecnica usata, quella di avvicinarsi agli automobilisti nel parcheggio, nei pressi della loro vettura, sostenendo che un altro veicolo, in un momento di distrazione del conducente, aveva urtato proprio la loro auto in sosta.

L’uomo affermava – rivolgendosi all’anziano che arebbe voluto colpire – di aver assistito all’impatto e di aver ricevuto dallo stesso conducente responsabile dell’urto, allontanatosi perchè di fretta, un biglietto con nome e numero di telefono.

A questo punto l’uomo porgeva il biglietto alla vittima chiedendo una somma di denaro in anticipo, promettendo che il responsabile del danno avrebbe provveduto al risarcimento una volta contattato.

Ma, a ben guardare, gli sfregi e le ammaccature presenti sulla carrozzeria dell’auto colpita non presentavano residui di altra vernice, il che significava che erano stati creati ad arte, magari con un chiodo, per rendere la truffa più credibile. E poi la posizione dell’ammaccatura era poco convincente. Come del tutto non convincente era proprio quell’individuo nelle vesti di messaggero a pagamento

Ergo, quel foglietto, sicuramente presentava indicazioni fasulle.

Un nuovo tipo di raggiro che si aggiunge ai tanti altri già segnalati, che mette in evidenza la necessità di rimanere vigili e di non cadere in queste trappole sempre più ingegnose.

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