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JESI LA PAZZA PRIMAVERA, RONDINI ED API ASSENTI

JESI, 17 aprile 2018 – “San Benedetto, ogni rondine al tetto” si diceva un tempo per dire del ritorno della bella stagione.

Oggi le rondini forse  causa dell’inquinamento e dei diserbanti che hanno rarefatto gli insetti che costituiscono il loro cibo tornano in numero sempre minore, il che dovrebbe far riflettere.

San Benedetto ricordiamo  si festeggia  21 marzo e convenzionalmente è il primo giorno di primavera, dove dovrebbe coincidere la data con l’equinozio primaverile.

Niente rondini quindi, almeno per ora, ma lo stesso discorso vale per le api che abbiamo notato in minima quantità in città e campagna.

Abbiamo chiesto quindi di questa apparente assenza di api ad un professionista del settore Luigi Palmieri,  consulente e formatore qualificato, esperto in apicoltura, dottore in Scienze e Tecnologie Agrarie,  Agrotecnico Laureato e  Perito Agrario.

Da anni Palmieri collabora con la Confederazione dei Produttori Agricoli  e con le principali associazioni di categoria, Ordini e Collegi Professionali, professionisti di settore ed organismi di formazione.

Dottor Palmieri ci spiega perchè  vediamo poche  api in giro nonostante sia la fine di aprile?
“Sicuramente quest’anno la stagione “è partita in ritardo” a causa del freddo, della neve e delle piogge che hanno attanagliato la nostra regione fino a due, tre settimane fa, notiamo per esempio come anche piante arboree ed erbacee come  ciliegi albicocchi che appartengono al gruppo della rosacee, non sono ancora fiorite  o sono fiorite in ritardo. Ritengo quindi di poter dire che siamo indietro di almeno 15/20 giorni  rispetto ad altre annate  e quindi anche le api, risentendo di questo clima stanno iniziando ora a svilupparsi in famiglia, dovremo attendere.”

C’entra nulla l’inquinamento con questo ritardo?
“Sono una serie di cause e concause che determinano questo fatto. Sicuramente la monocoltura non aiuta ad offrire a vari animali ed insetti un habitat troppo favorevole, l’uso di fitofarmaci , i pesticidi e la riduzioni di aree verdi e siepi naturali anche ma io non punterei troppo su questo. Ripeto, il  grande freddo, quindi magari il fattore climatico ha giocato un brutto scherzo quest’anno ma nulla di irrimediabile o allarmistico,  dovremo solo aver pazienza ed attendere che la natura faccia il suo regolare corso.”

Primavera quindi un pò a rilento ma nessuna preoccupazione da parte degli addetti ai lavori e poi si sà come recita un vecchio adagio, una rondine non fa primavera.

cristina amici degli elci

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