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Cronaca

JESI La poetessa infermiera era attesa a Firenze: «Ma resto a lavoro in ospedale»

Emergenza coronavirus: prevale il senso del dovere mentre un’opera fotografica di Maria Teresa Chechile è esposta alla Moovart Co.Expo 

JESI, 8 marzo 2020 – Due appuntamenti di prestigio per l’infermiera Maria Teresa Chechile che, nella veste di fotografa, ha partecipato alla Biennale del Tirreno e alla Moovart Co-Expo di Firenze.

Posticipato per via dell’emergenza coronavirus il primo evento, quello fiorentino è in corso.

Sarebbe dovuta esserci Maria Teresa Chechile all’esposizione di Firenze ma per la sua  professione di infermiera in Pneumologia, polo endoscopico, all’ospedale “Carlo Urbani”, ha deciso di rinunciare.

«Sarei dovuta andare in questi giorni all’evento ma non ho chiesto le ferie: ho rinunciato per senso del dovere e ho scelto di rimanere al mio posto di lavoro».

«Due eventi di prestigio cui partecipo con opere fotografiche, una mia seconda passione oltre la poesia – spiega la poetessa jesina -. Due vetrine importanti per me le quali sottolineano e suggellano il calore e la validità delle mie opere che uniscono poesia e fotografia in un’unica espressione tra quella visiva e quella raccontata».

Con due click, uno scorcio della Vallesina e l’altro una panoramica scattata in viaggio verso Bari, partecipa ai due appuntamenti.

A Cava de’ Tirreni la cerimonia di presentazione dell’esposizione internazionale d’arte, posticipata a giugno, vedrà la partecipazione del critico Vittorio Sgarbi, del Sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli, della curatrice della BiT, Veronica Nicoli, e dell’Art Dealer, Armando Principe.

Maria Teresa Chechile

La stessa opera della Chechile è stata selezionata ed è esposta a Moovart Co-Expo di Firenze, nel complesso della Fondazione Zeffirelli in corso fino al 18 marzo.

(e.d.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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