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JESI LA PRESENTAZIONE DI MASSIMILIANO LUCABONI, CANDIDATO SINDACO: “LIBERA AZIONE HA A CUORE JESI E GLI JESINI”

Franco Rosini e Massimiliano Lucaboni

JESI, 27 gennaio 2017 – Presentazione della lista Libera Azione al Palazzo dei Convegni, stamattina 27 gennaio, con il centro destra in veste civica che sostiene il candidato Sindaco, Massimiliano Lucaboni.

“Una scommessa vinta – afferma Lucaboni -, da una pagina fb a una lista elettorale per le prossime amministrative cittadine, per le quali ci presentiamo dopo aver dato ascolto alla gente, a chi vive la città ogni giorno. E noi ne rappresentiamo le istanze, perché ci stanno a cuore Jesi e tutti gli jesini“.

La prima lista a scendere ufficialmente in campo, dopo un pour parler con l’uscente primo cittadino Bacci, ma l’occasione d’incontro non c’è stata. Troppo distanti, ancora, le due posizioni.

Libera Azione si accompagna ai simboli di Forza Italia e Democrazia Cristiana in quanto “contano le liste civiche – ha sottolineato il commissario regionale dc, Franco Rosini – ma anche l’appartenenza politica. Per questo abbiamo inserito i simboli, in quanto i valori ai quali ognuno fa riferimento emergono nell’azione amministrativa”.

Programma in via di completamento ma i caposaldi ci sono, e riguardano la sicurezza – vecchio cavallo di battagliaviabilità e parcheggi, tasse, sanità.

Il simbolo e alcuni candidati in lista

“Il cittadino, in qualsiasi circostanza, non deve mai sentirsi solo e questo, per noi, è un punto importante del programma – sostiene Lucaboni -. Sulla sicurezza è da tempo che ho espresso qual è la mia posizione: vigile di quartiere anche di notte o pattuglia della polizia municipale che giri anche in orari notturni con lampeggiante acceso. Le ronde di quartiere non servono, creerebbero solo problemi alle forze dell’ordine. E lo scudo a tutela economica di chi si trova costretto a difendersi da aggressioni. Lo proporremo al nuovo Consiglio comunale, vedremo in quali termini di realizzazione, ma che sia una concreta dimostrazione di una effettiva vicinanza tra cittadini, vittime e istituzione”.

Per quanto riguarda viabilità e parcheggi “non siamo contrari alle piste ciclabili purché non tolgano spazi di sosta e restringano pericolosamente le carreggiate come è avvenuto in via Grecia e in via Gallodoro. Vanno previste e fatte in zone dove è possibile realizzarle, come il collegamento tra arco Clementino e i giardini o fuori del tracciato urbano. Occorre anche rivedere la collocazione delle strisce pedonali, in alcune zone della città pericolose, come in via Garibaldi alla confluenza con via Setificio, dove si sono registrati incidenti, vittime i pedoni. Cambiare anche il sistema delle multe nei parcheggi a pagamento. Non è possibile che chi sgarra di 5 minuti si trovi a pagare un conto molto salato. Noi proponiamo una sorta di bonus di tolleranza per quei 5 minuti, oltre i quali si paga una tariffa in crescendo in relazione ai minuti effettivi di ritardo. Questo per dimostrare di non fare cassa alle spalle dei cittadini”.

Della sanità se ne parla e se ne continua a parlare in abbondanza visto il caso del nuovo ospedale “abbandonato a se stesso con situazioni da terzo mondo. Necessitano due triage per evitare che il pronto soccorso si intasi come avviene regolarmente e si registrino casi di decesso su barelle lasciate lì in attesa. Un’Amministrazione seria deve intervenire anche se le responsabilità sono chiare, visto che il Pd governa in Regione da 21 anni. Il Consiglio comunale che uscirà dalle prossime elezioni dovrà farsi carico di contare di più, avere riferimenti chiari, altrimenti, come accade adesso, Jesi rimarrà ai margini e il suo ospedale una incompiuta“.

Sulla tassazione“bene la detassazione per chi apre nuove attività ma anche riduzione della Tari per chi adotta un cane dal nostro canile e per quelle attività commerciali che si trovano a pagare cifre spropositate“.

Per riavvicinare l’istituzione ai cittadini la strada è anche quella di mettere mano ai servizi sociali perché “la legge non favorisce certo gli italiani. Ci vuole la volontà politica di assumere decisioni importanti. Va modificato, infatti, il regolamento approvato dalla Giunta uscente che concede ai bimbi extracomunitari mensa e trasporto gratuiti. Un atto incostituzionale che favorisce una parte minoritaria a scapito di quella maggioritaria e che alimenta una sorta di guerra tra poveri considerando le famiglie jesine che non hanno la possibilità di pagare la retta o lo fanno con difficoltà. E, poi, il regolamento riguardante l’assegnazione delle case popolari: bisogna dare agli jesini in difficoltà la possibilità di accedervi”.

Secco no anche alla costruzione del palazzone di via Tessitori “in un quartiere, San Giuseppe, a forte presenza straniera, che ha già le sue difficoltà di convivenza. Figuratevi che ulteriore ingestibile situazione potrebbe scaturirne. Per non parlare dei richiedenti asilo verso i quali il Sindaco deve imparare a non accettare certe richieste che arrivano dalla prefettura”.

No anche allo spostamento della statua di Pergolesi “ma è tutto il progetto di riqualificazione che non convince, sembra la Piazza Rossa“. Una stoccata anche per il futuro palazzetto della scherma nell’area dell’ex Sadam: “Fatto salvo il prestigio che questo sport ha dato e sta dando alla città, lì ci avremmo visto, per collocazione logistica, una struttura fieristica“.

(p.n.)

 

 

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