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JESI La satira de “Il Nuovo Montirozzo” si racconta: «Ce n’è per tutti»

Gli autori del quindicinale satirico di vita cittadina senza peli sulla lingua: «Tante le figure che ci ispirano con sempre al centro Sua Altezza Regia e Reverendissima Massimo Bacci»

di Eleonora Dottori

JESI, 7 marzo 2022 – E’ nata poco più di un anno fa la rivista satirica Il nuovo Montirozzo e nel giro di poco tempo, sul web, ha già conquistato tantissime persone.

La satira graffiante ha sempre avuto una fortissima impronta politica, sin dalla sua nascita, caratteristica che ancora oggi la contraddistingue e motivo per cui piace.

Chi si nasconda dietro al nome della testata on-line jesina non è dato sapere, probabilmente un gruppo di persone, magari solo due chissà, ma sicuramente segue e si interessa all’attualità cittadina.

Come è nata l’idea di fare questa rivista satirica, che tra l’altro prende il nome “Montirozzo” da un periodico nato in città nel dopo guerra?

«Da troppo tempo ormai a Jesi ci si prende troppo sul serio. Non si ride più di una città di provincia che trascina le sue giornate tra finta movida, spostamenti di fontane, consiglieri comunali ignoranti come le capre, buche e fabbriche che chiudono. Noi ci rifacciamo alla tradizione jesina (che era molto pesante come satira per quei tempi!) e la rendiamo più social».

Qual è il personaggio cittadino che vi ispira di più?

«C’è l’imbarazzo della scelta: la Santa Vergine Maria Luisa Quaglieri, l’inutile Luca Butini, il giocondo Nicola Filonzi, Sandro Angeletti campione di galateo, lo sdrucitissimo Francesco Coltorti, Samuele Animali Zio Fester, il solitario Stefano Bornigia, quel gran parafango di Ugo Coltorti e il giovane vecchio Matteo Marasca. Potremmo aggiungere lo yesman Matteo Baleani e la comica Lindita Elezi. Solo per citarne alcuni. Ovviamente Sua Altezza Regia e Reverendissima Massimo Bacci rimane sempre il centro dell’attenzione».

Le prossime elezioni si avvicinano, avrete molto da fare. Avete fatto una scelta di campo?

«Qui preferiamo non sbilanciarci troppo. Abbiamo delle sorprese pronte. E chissà che non si stia anche lavorando per una Lista Montirozzo…».

Satiricamente, chi è il vostro candidato Sindaco e quale la Giunta ideale?

«Il nostro candidato ideale sarebbe Fefo! Schietto, sincero e imprevedibile. Quello che ci vuole per svegliare una città in catalessi. Per il resto, dieci anni di Regno di Bacci ci hanno dimostrato che Giunta e Consiglio comunale non servono a nulla».

Qual è la cosa migliore e quale la peggiore realizzata negli ultimi 10 anni?

«Per la cosa peggiore, basta se rispondiamo Luca Butini alla Cultura e Ugo Coltorti a Commercio e Turismo?! Il resto è inevitabile deriva. Cose buone? I treni arrivano in orario. Anche se ne sono rimasti pochi».

In città moltissimi si chiedono chi ci sia dietro a “Il Nuovo Montirozzo”, perché l’anonimato?

«Siamo fondamentalmente circondati da politicanti di basso livello sia a sinistra che a destra. Se ci svelassimo sarebbe facile per loro bollarci da una parte o dall’altra e ciò farebbe perdere forza al nostro lavoro».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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