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JESI “LA SCAMPANADA DE SAN FIORA'” SEGNA L’INIZIO DEL PALIO

JESI, 30 aprile 2018 – Le tante bandiere che ricoprono Corso Matteotti e le vie del centro storico, i grandi, colorati stendardi che conferiscono una suggestiva immagine delle mura cittadine, le vetrine che richiamano un particolare periodo storico della città.

Tutto questo e molto altro ancora rappresenta il prologo alla serie di manifestazioni che da giovedì prossimo, 4 maggio, e fino al 13 successivo caratterizzeranno il centro storico cittadino che ospiterà la XXIII edizione in epoca moderna  del “Palio di San Floriano”.

Un tempo (stiamo parlando degli inizi del XIII secolo) il termine “Palio” consisteva in un atto di sottomissione degli abitanti i paesi della Vallesina ai “Signorotti” della città capoluogo, vale a dire Jesi. Questa usanza, che si ripeteva annualmente nel giorno della festa religiosa di San Floriano, compatrono della città, cadente il 4 maggio, è durata secoli, cessando di essere atto di sottomissione quando fu soppresso il Contado. Questo avvenne nel 1808. Passarono 186 anni prima che il termine “Palio” ricominciasse a dire qualcosa agli jesini; fu un sacerdote, Don Mario Bagnacavalli, e alcuni suoi collaboratori fondatori dell’Associazione “Amici del Palio di San Floriano” a riportare in auge un fatto storico al quale, però, fu cambiato il significato; non più atto di sottomissione, ma momento di aggregazione tra tutti i cittadini della vallata dell’Esino.

Come in passato anche in epoca moderna il Palio ha mantenuto la sua caratteristica, quella della vendita della campanelle di coccio dalla quale ha preso il via quella che è diventata un appuntamento imperdibile da parte dei bambini: la “Scampanada de San Fiorà”. Venerdì prossimo lungo le strade e nelle piazze del Centro Storico sarà possibile trovare tantissime bancarelle dove poter comperare tintinnanti campane dalla dimensioni più svariate, più o meno decorate, ma sicuramente tutte tintinnanti.

Fin da ora lo stesso Ente Palio mette a disposizione ben 400 campanelle che i bambini ai quali saranno consegnate dovranno provvedere a decorarle e portarle con se il 4 maggio, alle ore 16,30, davanti alla Cattedrale per essere benedette, come da tradizione.

Dopo questa cerimonia prenderà il via “la Scampanada” che da piazza Federico II raggiungerà Piazza della Repubblica per poi proseguire lungo corso Matteotti e fermarsi di fronte alla chiesa Mereghi.

Qui ad attendere gli “scampana tori” ci saranno gli alunni del prof. Merli, della scuola secondaria “B. Croce” che si esibiranno in un concerto strumentale. Fuori dalla chiesetta bambini e genitori troveranno un banchetto dell’Unicef dove i volontari inviteranno o presenti ad aderire all’iniziativa “Adotta una Pigotta medievale”.

sedulio brazzini

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