Segui QdM Notizie

Cronaca

JESI CON LA SCUSA DEGLI ARRETRATI DELLA PENSIONE TENTA IL COLPO IN CASA MA LE URLA DELLA NONNA LA COSTRINGONO ALLA FUGA

JESI, 13 settembre 2016 – Una tecnica del raggiro affinata nel tempo, probabilmente, ai danni di anziani, che avrà dato anche i suoi illeciti frutti, ma stavolta alla sconosciuta ragazza è andata male ed è stata costretta a far perdere le proprie tracce il più in fretta possibile.

Carpire l’interesse e poi la fiducia, confondere con un fiume di parole, mostrarsi sicure, precise, altruiste addirittura. E, poi, una volta adocchiata qualsiasi cosa di valore, farla sparire. Insieme a loro.

E’ accaduto ieri a Jesi, in via Setificio, intorno alle 18.30, nel popoloso quartiere di San Giuseppe. Al campanello di un appartamento abitato dall’86enne Alba suona e si fa aprire una ragazza.

In testa un cappellino con visiera, occhiali scuri, non molto alta, carnagione bianca, età intorno alla trentina. Chiede di poter entrare perché – afferma –  sono in scadenza i bonus per poter prendere gli arretrati della pensione e le occorre visionare le deleghe che ne permettono la riscossione.

Via Setificio

Via Setificio

In quel momento in casa c’è anche Anna Maria, la cognata 75enne, che abita sullo stesso pianerottolo e che le fa visita spesso, per aiutarla.

La ragazza si informa immediatamente, chiedendo se fosse la badante o la donna delle pulizie, ma con modo insistente continua a parlare di pensione, sciorinando leggi e leggine con la sua voce in perfetto italiano e senza inflessioni particolari. Ma si guarda anche intorno, osserva, cerca in ogni modo – ricorderanno poi le due – di confonderle con le parole. Visto che di deleghe in casa non ce n’erano – ma non le sarebbero comunque servite a niente – perché in mano ai figli di Alba, ci prova con Anna Maria.

La quale si fa convincere a portarla nel suo appartamento dove non c’è nessuno, in quanto il consorte è uscito da poco incrociando pure la ragazza.

Qui ricomincia la stessa storia, voleva che le andasse a prendere quelle benedette deleghe “oppure il libretto della pensione. Andiamo in camera da letto, suo marito mi ha appena detto che ha tutto lei. Se vuole lo chiamo subito, mi dia il numero di telefono, faccio tutto io, lei non ci vede bene“.

E fa anche la mossa di chiamare e di parlarci.

Poi la domanda: “La pensione l’ha presa? Me la faccia vedere”. Anna Maria le dice che ha solo 100 euro con sé, difficilmente tiene di più in casa.

“Me le faccia vedere, potrebbero essere false, facciamo un controllo“.

Il controllo si fa ma la nostra signora non molla la banconota, la tiene ben stretta da un lato. E’ buona, comunque.

A quel punto, però, alla richiesta di volerci parlare lei, stavolta, con il marito, per farlo intervenire, la ragazza ha continuato a tranquillizzarla e a girarsi intorno finché Anna Maria, ormai stanca e insospettita, ha iniziato a urlare.

Ha urlato più volte la sua intenzione di telefonare al consorte perciò alla giovane benefattrice la quale – ha detto – non poteva aspettare ancora  – non è rimasto altro da fare che abbandonare la presa. Giusto per evitare guai…

Il marito ha poi confermato di non aver ricevuto alcuna telefonata.

(p.n.)

 

News