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Cronaca

JESI LA SEGNALETICA E LE MANUTENZIONI DIFETTANO, I CITTADINI PROTESTANO

JESI, 16 dicembre 2017 – Sono sempre di più i cittadini che cominciano a rendersi conto dello stato di abbandono della loro città e non tutti costoro abitano nelle periferie dimenticate.

via del Fortino

Anche questa mattina, facendo un giro appena fuori le mura cittadine e all’interno del centro storico siamo stati fermati da gente che ci ha voluto mostrare le cose che secondo loro non vanno.

piazza porta valle

C’è stata la signora che abita nel cuore del quartiere San Pietro, in piazza Sansovino/via degli Spaldi che ci faceva notare lo stato di alcune piante che circondano un giardinetto. Recentemente alcune di queste sono state oggetto di potature che per noi ignoranti della materia non sembrano proprio ben fatte; non solo, una delle piante non è stata minimamente interessata dalla potatura, seppure i rami sfiorano le finestre di una abitazione. La signora ci ha detto che quando sono venuti gli operai sotto quell’albero c’era parcheggiata (regolarmente) un’automobile e per questo non sono intervenuti.

Sempre da quel sito è possibile vedere l’ampio parcheggio di Porta Valle, pieno di auto di ogni tipo in sosta. Secondo qualcuno i fruitori di questi spazi sosta è gente che abitualmente parcheggia su quella piazza e la dimostrazione sta nel fatto che, pur essendo sparita quasi completamente la segnaletica, tutti gli automezzi (o quasi) sono posteggiati quasi a dovere. La segnaletica degli spazi sosta, comunque, è una questione che non riguarda solo il piazzale di Porta Valle, un po’ ovunque questo avviene, anche nelle aree di parcheggio a pagamento.

Sempre nel centro storico abbiamo incontrato un altro cittadino che ci ha segnalato la pericolosità del fondo stradale di via del Fortino, la stradina che da piazza Federico II esce a Porta Garibaldi per poi immettersi nell’omonima via. A correre i rischi maggiori, nel percorrere quella strada, sono i ciclisti ed i pedoni; i primi perché potrebbero perdere l’equilibrio e cadere a terra se i pneumatici cadessero in una delle tante buche o nei pronunciati avvallamenti presenti sul fondo stradale; stesso rischio per i pedoni.

Dopo i cumuli di foglie secche, i giardini pieni di erbacce ed ortica, questi sono altri due esempi dell’abbandono in cui sembra si stia immergendo la città.

E questo nonostante le ripetute segnalazioni che quasi quotidianamente provengono da più parti.

Sedulio Brazzini

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