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Cronaca

Jesi La tappa jesina del Giro d’Italia entra nella storia (foto)

Migliaia di persone assiepate lungo l’ultimo chilometro di Viale della Vittoria dove un ciclista eritreo ha tagliato il traguardo per poi finire al pronto soccorso

Jesi, 17 maggio 2022 – E’ una freccia Biniam Girmay, l’eritreo che entra nella storia tagliando il traguardo della tappa jesina del Giro d’Italia.

«Bridiamo per quanto è successo qui a Jesi», annuncia lo speaker al termine della volata. Per Biniam, però, dopo la felicità anche il contrattempo del tappo della bottiglia che stava stappando finitogli all’altezza di un occhio. Per lui subito accertamenti in ospedale per poi essere dimesso.

Una decima tappa che proprio negli ultimi chilometri ha infiammato anche il pubblico presente, migliaia di persone, lungo il chilometro finale di Viale della Vittoria.

Tra il verde dei prati e l’azzurro del cielo, rimandati dagli schermi giganti, volavano i girini verso la meta finale.

E ad attenderli un altro serpentone dipinto di rosa. Quel fiume di umanità che da 105 anni entusiasma le strade d’Italia e oggi, anche le nostre di un amore infinito.

Una marea montante di gente, assiepata lungo le transenne ad attendere sotto un sole cocente l’esplosione sui pedali negli ultimi metri.

Nell’attesa, intanto, il parterre delle personalità presenti aumentava e, tra gli altri, la sottosegretaria con delega allo sport, Valentina Vezzali, che si è fatta anche una pedalata nella gara della E bike, il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, quello dell’Interporto, lo jesino Massimo Stronati, l’altro del Coni Marche, Fabio Luna, il ct della nazionale di ciclismo, Daniele Bennati e, naturalmente, il collega del calcio, Roberto Mancini che non è voluto mancare a questo appuntamento nella sua Jesi «appuntamento – ha detto – che la città merita, sono orgoglioso di questa tappa perché la nostra è una città di sport».

Bellissimo il momento nel quale il Giro è transitato a Filottano, nel ricordo di Michele Scarponi – al quale la tappa era dedicata – l’Aquila che ancora vola sulle sue colline : all’annuncio dello speaker un caldo, lungo applauso gli ha reso omaggio.

«Una vittoria speciale, quella di oggi al Giro, dell’atleta eritreo, siamo davvero, a pensarci bene, una città dove sovente accadono cose speciali», il commento finale del sindaco Massimo Bacci che aveva presenziato alle premiazioni.

(foto Cristiana Loccioni)

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