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JESI LA “TRE GIORNI” DI SAN SETTIMIO, ATTESE OLTRE 600 BANCARELLE PER LE FIERE SETTEMBRINE

Presentazione fiere

JESI, 20 settembre 2018 – Iniziamo dai numeri. Per l’edizione 2018 delle Fiere di San Settimio (dal 23 al 25 settembre), sono state comunicate, nel corso della odierna conferenza stampa in Comune, presieduta dall’assessore Ugo Coltorti, le aree espositive, vale a dire gli spazi disponibili per commercianti, ambulanti e associazioni locali e di volontariato: sono oltre 600.

Non tutte, al momento, sono state assegnate, il completamento dell’occupazione avverrà a metà della prima giornata, vale a dire il 23 settembre.  Lo scorso anno furono rilasciate 477 concessioni,  rimasero liberi 63 posteggi, dei quali il maggior numero posizionati in Piazzale San Savino, Piazza Baccio Pontelli, anello e pista di pattinaggio.

L’assessore Ugo Coltorti, il comandante della Polizia Locale, Cristian Lupidi e il vice, Filippo Peroni

Nel corso della conferenza stampa l’assessore ha ritenuto opportuno ringraziare in primo luogo il personale comunale che da tempo si sta interessando all’evento (ufficio commercio, a cominciare da Matilde Sargenti), ha poi espresso apprezzamenti alle forze dell’ordine, dalla Polizia di Stato, che per l’occasione sarà potenziata con agenti della Polstrada e Ferroviaria. Oltre a questi saranno impegnati – e per questo ringraziati da Coltorti – i Carabinieri, gli uomini della Guardia di Finanza e della Polizia locale. Un grazie speciale anche alla Blu Nautilus, la società che gestisce l’intera fiera.

Come negli anni scorsi  anche questa edizione sarà caratterizzata da una rivoluzione del traffico cittadino, vuoi per i necessari divieti di sosta nella zone interessate direttamente dalla presenza della bancarelle, così come per la prevedibile massa di autoveicoli provenienti dalle periferie e da fuori città.

Matilde Sargenti

Matilde Sargenti

Dal punto di vista dell’occupazione di suolo pubblico, gli spazi fiera sono stati distinti i tre aree: la zona alta, coincidente con le piazze e le vie del cuore del centro storico; la zona bassa, quella che partendo da Costa Mezzalancia scende fino ad arrivare al Campo Boario. C’è poi la zona di Corso Matteotti  dove ormai da anni le bancarelle sono dislocate alternativamente a destra o sinistra per non penalizzare sempre gli stessi esercizi commerciali. In pratica, sarà applicato il principio dell’alternanza dei posteggi nel lato destro partendo da Piazza della Repubblica direzione Corso Matteotti negli anni pari (come quello in corso, ndr) e collocazione dei posteggi nel lato sinistro negli anni dispari.

Fatta eccezione per alcune bancarelle già operative nel giorno della festa del patrono, autorizzate ad iniziare l’attività alle ore 15 per chiudere alle 24, tutte le altre inizieranno il commercio alle ore 8.30 per chiudere alle 24.

Come già avvenuto lo scorso anno, anche in questo i cittadini dovranno sottostare a precise norme  per garantire la sicurezza della collettività. Agli ingressi delle zone interessate dalla festa e dalle fiere saranno posti dei dissuasori che impediscono l’ingresso alle auto; per l’estrazione della tombola, prevista nella serata di sabato 22 settembre, l’accesso a Piazza della Repubblica sarà a numero chiuso. Non solo, nel periodo interessato dall’evento gli abitanti del cuore del centro storico saranno chiamati a veri e propri sacrifici sul piano della mobilità in quanto molte strade saranno interdette, altre subiranno inversione del senso di marcia. Il tutto nella speranza che anche questa edizione della festa e fiera di San Settimio si chiuda con un bilancio più che positivo.

Alcuni cenni storici sulle fiere. «Anticamente erano dette Fiere di Jesi, solo nel corso del 1600, dopo il ritrovamento del corpo del martire, cominciarono ad essere chiamate Fiere di San Settimio. Nel 1635 il Consiglio Generale di Città era chiamato a deliberare sulla proposta di istituire una fiera per la Festa di San Settimio».

La mappa delle Fiere

Lo storico locale per eccellenza, Giuseppe Luconi, inizia così a raccontare della nascita, crescita ed evoluzione dell’evento, che raccoglie il sacro e la parte laica, e in ogni caso il più atteso in città e nell’intera Vallesina, quello della ricorrenza religiosa di San Settimio (22 settembre) e i tre giorni di fiere che riempiono il centro storico cittadino e anche parte della periferia.  In quelle brevi note si fa anche cenno all’evolversi della manifestazione negli ultimi decenni quando, nel 1960, le bancarelle sparse lungo strade e piazze furono 210, diventate 477 già sei anni dopo ed oltre 540 negli anni successivi.

Sedulio Brazzini

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