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JESI LA UISP REPLICA ALLA JESINA PER LA GESTIONE DELLO STADIO COMUNALE: ACCUSE PRECISE E PESANTI

evasio.santonijesidi EVASIO SANTONI


JESI, 3 dicembre 2016 – Dopo l’esternazione dei giorni scorsi della Jesina calcio circa la volontà di non rinnovare l’accordo con la Uisp di Jesi per la gestione dello Stadio Comunale Pacifico Carotti, che secondo il bando in essere poteva essere rinnovato tacitamente per altri due anni, preferendo concorrere autonomamente al nuovo bando che l’Amministrazione Comunale di Jesi dovrà emettere entro il 31 gennaio 2017, i dirigenti della Uisp hanno inteso rispondere presentando ed argomentando contenuti ed accuse ben precise che lasciano intuire il clima e le difficoltà dei rapporti che le parti hanno condotto negli ultimi mesi.

Allegato alla dichiarazione della Uisp anche alcune foto di come i responsabili del Comitato dell’Unione Italiana Sport Per tutti di Jesi avevano scattato al momento della presa in carica dell’impianto e dei giardini, lato stadio comunale.

Da evidebagnistadiocarottiottobre2013nziare che prima di questo accordo avviato nell’ottobre 2013 la gestione del Carotti era resa operativa dalla sola Jesina calcio sempre grazie ad un accordo con l’Amministrazione Comunale Jesina.

Di seguito il comunicato integrale. “Viste le dichiarazioni dell’Avv. Marco Polita, presidente della Jesina Calcio, riportate dalla stampa negli scorsi giorni, il Comitato Uisp Jesi tiene a precisare quanto segue: tre anni fa, a seguito gara pubblica, UISP e Jesina Calcio, costituitesi in ATI, hanno ottenuto dal Comune di Jesi la concessione in gestione dello Stadio e Antistadio Comunale e la manutenzione del Parco antistante lo stadio stesso.

L’accordo tecnico – finanziario tra le due associazioni prevedeva la presa in carico di tutta la parte gestionale da parte del Comitato Uisp, a fronte di un accordo economico di favore della Jesina Calcio per l’utilizzo dell’impianto per la prima squadra e per la categoria Juniores.

Al momento della presa in carico (1°ottobre 2013) l’intero complesso sportivo versava in evidenti condizioni di degrado, (vd. Foto) sia per quanto riguarda i due campi da gioco che per gli spogliatoi e i servizi in genere.

Nel primo anno di gestione il Comitato Uisp ha realizzato tutto il progetto di riqualificazione e manutenzione ordinaria e straordinaria che aveva presentato in sede di gara, comprendente il rifacimento completo del terreno di gioco dell’Antistadio, la risemina del campo in erba, la pulizia a fondo e l’imbiancatura degli spogliatoi e dei servizi igienici, la riparazione degli impianti idrici ed elettrici, la sistemazione della tribuna e del magazzino, la pulizia di tutta l’area annessa ai campi da giardinipubblicijesiottobre2013gioco. Il miglioramento del complesso sportivo è stato riconosciuto e apprezzato da tutte le società fruitrici, in primis dai giocatori, tecnici e dirigenti della Jesina Calcio.

Per quanto riguarda il parco pubblico adiacente abbiamo provveduto, oltre al taglio dell’erba e la pulizia giornaliera dell’area, alla potatura straordinaria di piante e siepi, alla pulizia e manutenzione straordinaria della fontana, il ripristino del sistema di scarico acque piovane in fognatura, inghiaiatura vialetti, ripristino delle aiuole, miglioramento dell’impianto elettrico, verniciatura panchine, ripristino e abbellimento dei due gazebo con rampicanti e fiori.

La soddisfazione più grande, oltre a vedere l’area di nuovo frequentata da mamme, bambini e joggers, è stato assistere al ritorno delle coppie di sposi che sono venuti a fare le foto ricordo del loro matrimonio tra le aiuole e i gazebo storici del parco, dopo anni di incuria dell’area.

Nei tre anni di gestione trascorsi dal 2014 a oggi, una volta sistemato l’impianto sportivo, la maggiore criticità è stata la difficoltà dei rapporti con la Jesina Calcio, per due motivi principali:

1) il mancato rispetto da parte della società sportiva delle più elementari regole di utilizzo dell’impianto (es. astenersi dal fare allenamenti sul campo in erba quando ciò poteva provocare danni gravi per le cattive condizioni meteorologiche) e quindi il verificarsi di tensioni continue con il personale di custodia ;

2) il mancato rispetto dell’accordo economico, sottoscritto ma non onorato dal Presidente Polita, che si trova attualmente in una rilevante situazione debitoria nei confronti del Comitato Uisp riguardo al pagamento degli importi dovuti per l’utilizzo di impianti sportivi gestiti dal Comitato Uisp.

Infine il Presidente Polita ha rotto anche questo accordo, e ora, con il comunicato del 30/11/2016 chiede sostanzialmente all’Amministrazione Comunale, proprietaria dell’impianto, di indire una gara che possa vincere soltanto la Jesina Calcio, in quanto prima squadra di calcio cittadina, adottando criteri che escludano tutti gli altri. Infatti, se si escludesse dalla gara chi gestisce già altri impianti, si escluderebbero tutte le principali società sportive jesine, oltre al Comitato Uisp.

Negli ultimi 20 anni, sia a Jesi che nei comuni limitrofi, il Comitato Uisp ha partecipato a gare per l’affidamento in gestione di impianti sportivi pubblici: a volte abbiamo vinto, a volte abbiamo perso, sulla base dei progetti e delle offerte economiche proposte, in concorrenza con altri partecipanti e così intendiamo proseguire per il futuro. Attualmente stiamo gestendo impianti sportivi anche in altri Comuni della Vallesina e questo per noi è il miglior riconoscimento della professionalità acquisita e della affidabilità dimostrata nel tempo nei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni. Ritornando ai timori espressi dal Presidente Polita di non poter più utilizzare lo Stadio Comunale nel caso l’impianto non sia ad essa affidato in gestione, vorremmo tranquillizzarlo rammentandogli che l’assegnazione degli orari di allenamento e dei campi gara non è effettuato dal gestore, chiunque esso sia, ma dal Comune di Jesi, come lui dovrebbe ben sapere. La gestione di un impianto sportivo è cosa ben diversa dal suo utilizzo; far coincidere le due cose, a nostro parere, rivela quindi il vero obiettivo della attuale dirigenza: gestire lo Stadio per poterlo utilizzare in modo gratuito, intensivo e soprattutto incontrollato, in quanto sarebbe contemporaneamente controllore, in qualità di gestore, e controllato in quanto utilizzatore.

Questo format, che combinava il sovra utilizzo dell’impianto con una insufficiente manutenzione e pulizia ordinaria dello stesso, a causa del sottodimensionamento del personale, è stato già sperimentato nella precedente gestione dello Stadio Comunale da parte della Jesina Calcio e ha portato al degrado della struttura che abbiamo trovato all’inizio della gestione Uisp, a ottobre 2013. Infine, quanto al fatto che il Presidente Polita rivendichi di svolgere la propria attività in nome di nobili ideali, e non per “opportunità economica” come invece farebbe il Comitato Uisp, si rammenta che oltre a gestire gli impianti sportivi la nostra Associazione promuove tutti gli sport di base ed organizza attività e corsi specifici per tutte le età, mirate soprattutto alle fasce sociali più fragili.

Il Comitato Uisp hinternostadiocarottiottobre2013a il più profondo rispetto della Jesina Calcio, per la sua storia passata e per il rilievo che ha oggi nel panorama sportivo cittadino, sia con la prima squadra che con il suo importante settore giovanile. Ricordiamo che quasi tutto il settore giovanile della società (più di 300 bambini e ragazzi) si allena quotidianamente da anni presso il Polisportivo Cardinaletti, da noi gestito, con piena soddisfazione dei suoi allenatori, dirigenti e atleti.

Proprio per rispetto di questi ragazzi il Comitato Uisp ha sempre assicurato loro la fruizione dell’impianto, anche quando, come ora e come più volte in passato, la società risulta in forte arretrato con i pagamenti dovuti per l’utilizzo del Polisportivo.

Per il bene di questi ragazzi e di tutto lo sport jesino, auspichiamo quindi che il Presidente Polita concentri le sue energie per trovare la soluzione ai seri problemi evidenti che la società sportiva, da lui rappresentata, sta attraversando, invece di perdere tempo in sterili polemiche nelle quali il nostro comitato non intende farsi coinvolgere ulteriormente per il futuro”.

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