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JESI “LABORATORIO SINISTRA” IN SOSTEGNO DI SAMUELE ANIMALI: «NELLA NOSTRA CASA ABITA IL VERO CAMBIAMENTO»

JESI, 11 marzo 2017 – Il giorno di Laboratorio Sinistra, davanti alla statua di Pergolesi, a voler significare “che la campagna elettorale, per ora, si sta facendo solo sui monumenti…“.

Ma anche, visto l’ampio e talvolta aspro dibattito sullo spostamento o meno del manufatto artistico nel progetto di riqualificazione che interessa anche la piazza omonima, “un segno che rende chiaro come la nostra associazione e la nostra lista intendano partire dalle persone, dalla partecipazione, dai beni comuni, dai luoghi da riqualificare, dai diritti, dalla cultura”.

Le due mani intrecciate della solidarietà, emblema del mutuo soccorso, e le linee curve con le frecce che svoltano a sinistra “questo il nostro simbolo – afferma Nicoletta Cardinali, uno dei portavoce – che affianchiamo a quello di Jesi in Comune nel sostegno al candidato Sindaco, Samuele Animali“.

E c’era anche il candidato, ovviamente,  il quale ha tenuto a ringraziare Laboratorio Sinistra “per la fiducia che ripongono in me. Sono un outsider in confronto alle corazzate che esprimono le figure di Massimo Bacci a Osvaldo Pirani, ma noi scommettiamo su una proposta che sottende tradizioni, radici, ali che si dispiegano verso il futuro, con gente giovane e motivata verso il cambiamento. Siamo un qualcosa di nuovo rispetto alla vulgata di questi ultimi 5 anni e tutti insieme abbiamo l’occasione di far vedere che diverso si può“.

Laboratorio Sinistra si nutre dei vari partiti storici della gauche nazionale, Sinistra Italiana e Rifondazione, dei movimenti e delle associazioni “e ribadiamo con fermezza – sottolinea Nicoletta Cardinali, una dei candidati nella lista che si sta formando – che il nostro progetto è quello di costruire una grande casa della sinistra dove il mondo politico possa fondersi e confondersi con quello sociale“.

C’è bisogno di sinistra in questa città e non solo, dicono, ” noi vogliamo offrire uno spazio comune a tutti quelli che, delusi, cercano un progetto che sappia rispondere alle loro esigenze di vita”.

Un progetto politico che “andrà, perciò, oltre le amministrative cittadine, insieme a Jesi in Comune, per sostenere chi lavora e chi il lavoro lo sta cercando, il mondo delle partite Iva, il nuovo precariato. Per una società fondata sull’uguaglianza sociale, nella valorizzazione delle differenze di qualunque natura, nel rispetto dell’ambiente, per la pace e l‘antifascismo“.

“Perché mi candido? Perché la foce del mio fiume confluisce nel grande mare della sinistra e non bisogna aspettare, ma scendere in piazza, darsi da fare, lottare per i propri diritti“.

Con lei anche altri tre candidati, molto motivati, Stefania Fioretti, 48 anni, operaia, Federica Pacenti, 25, studentessa-lavoratrice e volontaria da 10 anni nella Croce Verde, Simone Luchetti, 40, impiegato di Nuova Banca Marche.

L’inciso finale di Rosanna Montecchiani: “Oggi non si governa senza partecipazione e occorre ascoltare anche quello che ci dicono le donne, propugnatrici dei diritti per tutti. Con uno sguardo alla nostra sanità sulla quale si sta giocando un progetto strisciante di privatizzazione e sul rispetto della legge 194, sottoposta nel nostro ospedale all’obiezione di coscienza”.

(p.n.)

 

 

 

 

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