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JESI L’AGGRESSIONE IN TRATTORIA, IL PROPRIETARIO: «ERA TUTTO STUDIATO PER NON PAGARE IL CONTO»

Trattoria della Fortuna

JESI, 10 agosto 2018Lino Bussolotto, il proprietario de La trattoria della Fortuna (foto in primo piano), situata in pieno centro, sotto l’arco del Soccorso che immette in piazza delle Monnighette, non si capacita ancora di quanto avvenuto nel suo locale nella serata di mercoledì scorso, quando è stato brutalmente aggredito al momento di riscuotere il conto per i pasti consumati da sei persone di origine straniera.
«Era tutto studiato a tavolino – racconta ancora spaventato – i sei sono entrati per la cena in trattoria, hanno ordinato diverse pietanze e anche parecchie bevande, hanno riso e scherzato fino a tardi, tanto che hanno atteso di essere gli ultimi avventori del locale, poi si sono alzati e hanno fatto per andarsene senza pagare il conto». (leggi qui)

Trattoria della Fortuna

La Trattoria della Fortuna sotto l’arco del Soccorso

«Quando me ne sono accorto e ho chiesto loro di provvedere a pagare con 150 euro – continua -, loro hanno iniziato a inveire contro di me urlandomi che non avevano abbastanza denaro. Io a quel punto ho proposto di lasciarmi almeno qualcosa per la cena, e uno di loro ha tirato fuori 70 euro sventolandoli in aria ma dicendomi che non me le avrebbe mai date. A quel punto mio figlio, che era dietro il bancone, ha fatto pressione affinché lasciassero almeno 50 euro e tentando di mitigare i toni, ma  uno dei sei gli si è avvicinato sferrandogli un forte schiaffo in pieno volto. Non pago ha tentato di strattonarlo strappandogli la camicia. Io, a quel punto, sono corso in difesa di mio figlio e proprio allora si è scatenato un parapiglia che solo l’arrivo dei Carabinieri ha evitato che degenerasse in qualcosa di peggio».

«Per noi tanta paura – conclude Lino Bussolotto – e neanche un quattrino visto che poi i sei si sono allontanati con le forze dell’ordine che li hanno fermati. Ma con il senno di poi credo che se i camerieri non avessero chiamato i Carabinieri la situazione sarebbe potuta finir peggio».

(c.ade.)

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