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JESI L’ARTE DEI SAMURAI IN SCENA AL “PICCOLO” DI SAN GIUSEPPE (foto)

Appuntamento stasera alle 18 con Mika Kobayashi e alle 21.30 con la Compagnia Kamui, ieri ricevuti in Comune dal sindaco Massimo Bacci

JESI, 16 novembre 2019 – Eravamo, con Ernesto Torta, a parlare di un evento che si svolgerà al Piccolo l’8 dicembre. Di cui vi racconteremo, fra pochi giorni.

A un certo punto, confusi in un playback di vecchie praterie, di spazi infiniti e del romanzo post apocalitticoThe road, vediamo entrare, nel dehor dell’Imperiale in piazza della Repubblica, alcuni giapponesi.

Si notava subito che non erano i soliti turisti in infradito e veloci per bruciare le tappe, ma davano l’idea di un gruppo di giovani sicuramente artisti, guidati da un giovane più… anziano, che aveva in testa un cappello con la visiera all’indietro e, sotto, una bandana post berlusconiana, con sopra impressi i segni dell’alfabeto giapponese.

Così mi è parso.

Li abbiamo battezzati subito “i Giapponjesi”, anche se non hanno capito, hanno sorriso per l’innata gentilezza. Se non è gentile uno che usa la katana…

Il direttore del Piccolo di Jesi, Dante Ricci, ci ha presentato questi giovani come componenti della Compagnia Kamui, accompagnati dal maestro Samurai Tetsuro Shimaguchi, nelle Marche per presentare uno spettacolo coreografico ed emozionante, in collaborazione con la cantante Mika Kobayashi, a Jesi stasera, poi Filottrano, Ancona e Montecassiano.

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Una serie di eventi – inclusi dei servizi fotografici all’interno dei teatri che valorizzano il patrimonio architettonico marchigiano – che sta caratterizzando questo mini-tour nelle Marche della compagnia giapponese, visto che il maestro Shimaguchi è impegnato nella promozione turistica e culturale delle prefetture di Fukushima, Tochigi and Ibaraki in quanto Tourism Exchange Ambassador.

Ci hanno raccontato, un po’ in inglese un po’ in giapponese (la loro guida lo parlava benissimo) che la Compagnia Kamui Samurai Swords Artists, fondata nel 1998 da Shimaguchi, propone spettacoli dove la katana, uno dei simboli più conosciuti del Giappone nel mondo, è protagonista assoluta.

Non è stato difficile rendersi conto dell’importanza dell’artista che avevamo di fronte quando ci ha detto, mostrandomi una foto insieme a Quentin Tarantino, che il regista, dopo averlo visto in una sua performance a Santa Monica, si ricordò di lui cinque anni più tardi e lo chiamò per realizzare le coreografie di combattimento per il film “Kill Bill volume 1”, dove Shimaguchi recitò pure nel ruolo di un membro della banda Crazy 88’s.

Simpatica e molto cortese e disponibile, la cantante j-pop Mika Kobayashi, diventata famosa nel mondo a livello internazionale per le sigle di animazioni come Attacco dei Giganti, Gundam UC, Guilty Crown e Ao no Exorcist.

Singolare e particolare il connubio che la vede sullo stesso palco con i Kamui, dove la loro performance teatrale incontra la voce della cantautrice.

Fra l’altro, stasera alle 18 Mika terrà un concerto dal programma tutto dedicato a tutti i suoi fan presso Il Piccolo di San Giuseppe.

Ci facciamo insieme le foto di rito, ci si racconta qualcosa delle nostre attività, insomma si fa comunella. Poi chiedo se posso accompagnarli in Comune all’incontro col sindaco Massimo Bacci che regala a Kobayashi un bellissimo libro su Lorenzo Lotto, il maestro ricambia con un dono che rappresenta il ventennale della fondazione della sua compagnia.

Presente anche una rappresentanza del judo jesino Graziano Caimmi, del Budo Center.

Col Sindaco si parla di visita in Giappone, di katana in un’atmosfera in cui la cortesia giapponese, rappresentata da inchini carichi di simpatia, si è trovata certo di fronte un mondo culturalmente diverso, lontano da loro ma che ha, in sostanza, lo stesso scopo, vale a dire mantenere le tradizioni.

Poi visita al Comune e alla città.

(Foto coreografiche dello spettacolo di Carmeli – Belli)

Giovanni Filosa

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