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JESI L’ARTIGIANATO ARGINA LA CRISI, NELL’AREA VASTA IL BOOM DI B&B E RISTORAZIONE

JESI, 25 ottobre 2018 – La presentazione del nuovo responsabile sindacale di area vasta della CNA Jesi/Fabriano, Luca Baldini, ha offerto l’occasione per analizzare l’andamento delle imprese del territorio di riferimento in base all’analisi del Centro Sudi CNA Sistema. Baldini succede ad Andrea Riccardi, chiamato a ricoprire incarichi di responsabilità nella CNA di Cesena.

Luca Baldini

Stante l’importanza dell’evento, alla conferenza stampa hanno preso parte: Alberto Possanzini, imprenditore, presidente CNA Jesi, Maurizio Romagnoli, imprenditore presidente CNA Fabriano, Massimiliano Santini, direttore CNA territoriale Ancona e Marzio Sorrentino, responsabile sindacale CNA territoriale Ancona. Oltre a questi anche Letizia Molinari.

Il nuovo responsabile sindacale dell’area vasta Jesi e Fabriano, Luca Baldini, è un giovane jesino di 36 anni che, a dispetto dell’età, ha già alle spalle molta esperienza; prima di assumere questo incarico è stato, tra l’altro, responsabile della comunicazione aziendale della Baldi srl, un’azienda leader nella importazione, macellazione e distribuzione sul territorio della Vallesina e non solo di carni. Da diversi anni Baldini si occupa di comunicazione e marketing.

Il tavolo della Cna

Di fronte alla stampa ed ai responsabili della CNA il neo responsabile sindacale ha affermato: “Credo che la mia provenienza professionale sia piuttosto inusuale in una associazione di categoria, ma questa scelta rispecchia le intenzioni del gruppo dirigente CNA, che mi chiede di portare le mie competenze in un mondo per me completamente nuovo, dando vita ad una contaminazione di esperienze”. Tra le prime mosse che Baldini intende mettere in atto c’è quella di far visita alle imprese associate. Dopo aver illustrato il suo curriculum Baldini ha illustrato una delle ultime iniziative intraprese dall’associazione di categoria: “CreaimpresaBox” una sorta di guida destinata a che ha in mente di intraprendere la strada imprenditoriale. L’iniziativa si articola in diversi momenti rappresentati da una serie di incontri dove si potranno approfondire temi quali: realizzare il rispettivo business plan; ricevere tutti gli strumenti di gestione; ottenere informazioni i tempo reale su bandi e finanziamenti a tassi particolarmente agevolati; digitalizzare la propria impresa.

L’incontro è servito anche ad analizzare la situazione del mondo artigiano nella zona di competenza dell’area vasta Jesi/Fabriano; analisi che presenta molti lati positivi e pochissimi di segno negativo. Il tutto tenendo conto dell’andamento dell’economia nazionale toccata anche pesantemente dalla crisi.  “Tra il 2009 ed il 2017 – leggiamo in una nota – l’area di Jesi perde 221 imprese attive, pari al -2,8% mentre la provincia nel perde 1.545 pari a -3,7%. L’area registra una tenuta notevole tra le manifatture, dove limita le perdite al – 1,7%, mentre la provincia accusa un calo di imprese pari al 6,8%.

Alberto Possanzini e Luca Baldini

Anche il settore del commercio (-09%) e quello dei trasporti (-2,9%) mostrano nell’area una capacità di tenuta sconosciuta agli stessi settori nel complesso della provincia (rispettivamente -4,1% e -11,7%). Tra i principali settori solo le costruzioni registrano nell’area una perdita di imprese (-8,9%) ancora più intensa di quella registrata dal complesso della provincia (-7,4%).

Nonostante la lunga crisi economica – fanno notare alla CNA Jesi/Fabriano – per alcuni importanti settori il periodo considerato registra una forte crescita del numero di imprese; in particolare in tre settori come: servizi di alloggio e di ristorazione (+ 28,5%), servizi di informazione e comunicazione (+ 25,6%), attività immobiliari (+ 12,1%), l’area di Jesi registra una crescita quasi doppi in termini percentuali rispetto a quella, certo non bassa, che si registra per gli stessi settori nel complesso della provincia”. Tra il materiale distribuito (prospetti riferiti a 14 centri della Vallesina rapportati ai dati provinciali) è possibile notare le positività riscontrate nel periodo gennaio/agosto 2018 e la minore incidenza delle negatività rispetto ai dati provinciali.

(s. b.)

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