Segui QdM Notizie

Cronaca

JESI L’ASSISTENZA DIVENTA UTILITÀ SOCIALE, UN PROGETTO DELL’ASP NEI PARCHI CITTADINI

JESI, 13 luglio 2015 – Sono 15 i soggetti con disabilità mentali che, attraverso la loro attività di reinserimento sociale, puliscono periodicamente parchi ed aree verdi di Jesi affinché bambini, anziani e tutti i cittadini possano usufruire di spazi verdi pubblici sempre in ordine.
Un modo diverso di intendere l’assistenza che diventa utilità sociale. “È il welfare generativo che dà ricchezza alla comunità” spiega il direttore dell’ASP Ambito 9, Franco Pesaresi, che aggiunge: “Stiamo trasformando il mero assistenzialismo in dignità per l’uomo che può scambiare il contributo che riceve con quello che può dare, generando, con il suo lavoro, ricchezza per la comunità.” Una filosofia già adottata dall’ASP Ambito 9 anche per chi è in disagio sociale.
È la stessa teoria che seguiamo per i voucher lavoro in favore di chi è in difficoltà economiche” precisa infatti Pesaresi. Questo modo di intendere il sociale viene portato avanti dall’ASP Ambito 9 attraverso il progetto “Continuare a Sorridere” promosso in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale, la cooperativa sociale Tadamon e l’associazione di volontariato Atena. Attraverso questo progetto, fino alla fine dell’anno, soggetti affetti da patologie di natura psichica vengono coinvolti verso un graduale inserimento nella comunità di appartenenza attraverso lo svolgimento di mansioni lavorative, cosiddette di “bassa soglia” perché comportano limitato impegno orario, mansioni semplici, modesto compenso economico, ma che risultano di forte utilità civica e di importante impatto sociale.
Il servizio si articola su tre giorni la settimana (lunedì, mercoledì e venerdì) e viene svolto, secondo un preciso calendario, presso aree verdi di Jesi che sono precisamente i parchi Erbarella, Ventaglio, Cannocchiale, Orti Pace, Vallato, Largo Europa, ex Smia, Esedra. I lavori da eseguire riguardano la raccolta di rifiuti, svuotamento di cestini, segnalazione di eventuali danni, attività relative all’educazione ambientale. Ogni soggetto svolge in totale 10 ore di inserimento lavorativo settimanale. A coordinare le varie attività sono previste alcune specifiche figure professionali di supporto. Una iniziativa estremamente valida sia per quanto riguarda i percorsi di crescita dei soggetti coinvolti, sia per quanto riguarda i risultati dell’attività svolta che si va configurando come un vero e proprio servizio a favore della comunità.

News